Via del Riso Vialone Nano, Fava: "Progetto moderno, dalla Regione 66 mila euro"
"Anche in termini di mercato, dopo tre anni buoni, oggi il riso sta attraversando una fase di mercato molto complessa, ma il vialone nano ha subito meno le oscillazioni di mercato. È una riserva indiana di un prodotto distintivo, con peculiarità anche sul piano gastronomico che lo rendono atipico rispetto agli altri risotti".
CASTEL D’ARIO – “La promozione culturale della via del riso vialone nano è un segno di modernità e il progetto che Regione Lombardia ha finanziato con 66.000 euro, pari al 50% del valore complessivo del progetto, è un esempio di una buona gestione e, fra i 32 progetti approvati a livello lombardo, è stato giudicato dalla commissione giudicante come uno dei più interessanti”.
Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che ha partecipato questo pomeriggio alla conferenza stampa sul progetto “Delizie, luoghi e persone: la via del riso vialone nano”, per la valorizzazione della filiera agroalimentare del riso, sviluppato dall’unione di Comuni Lombarda San Giorgio e Bigarello, dalla Provincia di Mantova e dall’Ecomuseo della risaia, dei fiumi e del paesaggio rurale mantovano.
“Con il riso parliamo di elemento molto distintivo, in particolare con il vialone nano che viene coltivato in queste zone del Mantovano a sinistra del Mincio – ha dichiarato Fava -. Anche in termini di mercato, dopo tre anni buoni, oggi il riso sta attraversando una fase di mercato molto complessa, ma il vialone nano ha subito meno le oscillazioni di mercato. È una riserva indiana di un prodotto distintivo, con peculiarità anche sul piano gastronomico che lo rendono atipico rispetto agli altri risotti. Tutto ciò fa di quest’area una zona particolare e di valore assoluto”.
Nell’ambito delle soluzioni individuate per la promozione della via del riso del vialone nano, i comuni del territorio (Castel d’Ario, Bagnolo San Vito, Bigarello, Castelbelforte, Villimpenta, Roverbella, Roncoferraro, San Giorgio di Mantova) e gli interlocutori che hanno partecipato al bando hanno scelto diverse modalità di promozione del riso, dai video multimediali a spazi fisici ad approfondimenti storici.
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