I dipendenti Composad lanciano l'appello: "Ora basta, lasciateci lavorare!"
"Prima che sia troppo tardi perché mentre i Giornalisti scrivono e le Istituzioni si riuniscono per l’ennesima volta, Composad perde contratti e commesse con i propri clienti in tutto il mondo"
VIADANA – Un duro comunicato quello dei dipendenti della ditta Composad che, dopo due settimane di riposo forzato, chiedono di ripristinare l’ordine e di poter tornare a lavorare in maniera serena.
Questo il comunicato integrale giunto ieri sera in redazione: “Da giorni, settimane stiamo assistendo ad una corrida mediatica che non descrive la verità e soprattutto ignora completamente le vere vittime di tutta questa assurda situazione: i dipendenti di Composad. I lavoratori di una cooperativa di servizi fornitrice di Composad, sottolineiamo non sono dipendenti, stanno in maniera illegale bloccando le attività dell’intera azienda che rischia seriamente di collassare.
Queste persone, finemente manipolate da una regia “occulta” che persegue finalità diverse, stanno attuando un blocco violento all’ingresso principale dell’azienda non consentendo il normale flusso di merci e di persone impedendoci di esercitare il Diritto al Lavoro così come sancito dalla Costituzione Italiana. Noi dipendenti quando, a loro discrezione, ci è consentito entrare nella nostra azienda, siamo continuamente oggetto di minacce, grida in un clima di terrore crescente.
Questi manifestanti sono letteralmente accampati all’ingresso di Composad con scene non degne di un Paese Civile e Democratico come è e deve essere l’Italia: tende, lenzuola, capannelli, sacchi di immondizia sparsi sul perimetro della nostra azienda considerata fino a poco tempo un modello vincente di made in Italy in tutto il mondo e che ora rischia seriamente di scomparire a causa di una protesta illegale, violenta, incivile. Il tutto avviene davanti agli occhi impotenti delle Forze dell’Ordine da giorni dispiegate nei pressi di questo “assurdo” presidio. Polizia e Carabinieri, che avrebbero ben altri compiti sul territorio, sono qui spettatori: non possono intervenire, non possono ripristinare la legalità.
Non possono applicare la legge e tutelarci perché i manifestanti si fanno scudo con le donne e i bambini mettendo a repentaglio la loro incolumità!
Ma vi rendete conto, utilizzare donne e bambini in maniera vigliacca e strumentale per impedire l’intervento delle forze dell’ordine! Mentre davanti ai nostri cancelli si perpetra tutta questa sceneggiata, noi dipendenti Composad siamo ostaggio di queste persone fuori dalla legge, siamo impotenti di tutelare il nostro posto di lavoro con il rischio di perderlo senza aver avuto finora un aiuto concreto né dall’opinione pubblica né dalle istituzioni.
Ora basta! Come cittadini e lavoratori pretendiamo che venga ripristinata la legalità, venga tutelato il diritto a lavorare. Prima che sia troppo tardi perché mentre i Giornalisti scrivono e le Istituzioni si riuniscono per l’ennesima volta, Composad perde contratti e commesse con i propri clienti in tutto il mondo, oltre a compromettere per sempre la propria immagine sui mercati internazionali perdendo così irreparabilmente posti di lavoro che non saranno più recuperati!
Se Composad perde, perdiamo tutti! Noi, le nostre famiglie e i nostri fornitori (comprese le cooperative che con noi lavorano). Ora basta, lasciateci lavorare!”.
redazione@oglioponews.it