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Paris, per il Chihuahua corsa all'adozione. Ma ne restano tanti in canile che attendono

Certo, il Chihuahua troverà famiglia, non sarà difficile trovare qualcuno che la porti a casa. Ma ce ne sono una sessantina che attendono almeno un poco delle stesse attenzioni, e magari una famiglia.

CALVATONE – E’ bastata la foto di una Chihuahua, battezzata Paris, un annuncio come tanti. Solo che questa volta il cane è di razza, e i compagni a due zampe a cui un cane di razza è stato sottratto sono davvero tanti. Quasi 1900 condivisioni, un post su Facebook subissato di richieste, tantissime telefonate e mail. Da un lato la speranza che quella femmina, senza microchip e piuttosto anziana, fosse una di quelle trafugate da barbari ladri che poi le rivendono, o peggio ancora, se sono femmine non sterilizzate, le trasformano in fattrici per farne macchine da soldi. Dall’altro il fatto che il cane di razza é favorito, rispetto ai meticci, nei desideri dell’adottante medio.

La piccola, unghie lunghe ed arrotolate, pelle ed ossa, è stata trovata vagante a Castelvetro Piacentino e portata a Calvatone, dove la stanno curando e riempiendo di affetto. Quello che probabilmente non ha avuto nella sua vita che si perde nei meandri delle ricostruzioni possibili ma non verificabili. Ci hanno provato, e ci stanno provando i volontari, a spiegare che non è possibile identificarne l’appartenenza da una foto inviata o da una descrizione via telefono e che al momento non è adottabile, sino almeno al pieno recupero e alla certezza che un compagno di vita a cui magari è stata sottratta non ce l’abbia già.

E qualcuno di loro se ne è pure – e giustamente – un po’ risentito. Perché gli appelli dei meticci, o quelli dei cani anziani, restano sovente senza (o con poche) condivisioni ed interessi. Paris invece ha scatenato una corsa alla solidarietà e alla condivisione inaudita. Le opportunità ci sarebbero. Certo, il Chihuahua troverà famiglia, non sarà difficile trovare qualcuno che la porti a casa. Ma ce ne sono una sessantina che attendono almeno un poco delle stesse attenzioni, e magari una famiglia.

Per i cani di piccola taglia ci sono i piccoli Astro e Boy, Qualche settimana fa sono stati trovati sprovvisti di microchip, simil Pinscher, pesano meno di 4 kg. Sono due maschi, 1 e 2 anni l’età presunta. Abbandonati in una scatola, in una rotonda, come un pacco inutile.

”Provengono quasi sicuramente da qualche soggetto senza scrupoli che li faceva riprodurre costantemente e ne vendeva i cuccioli per poche centinaia di euro ed ora se n’è liberato. I cani sono spaventati e spaesati, non vanno al guinzaglio e necessitano di un’adozione paziente per i primi tempi. L’ambiente del Canile è molto rumoroso per dei cagnolini così sensibili, di conseguenza è molto difficile che facciano progressi qui, ma in un ambiente casalingo, calmo e tranquillo sicuramente riusciranno a superare il disagio e migliorare”.

E ci sono sempre gli anziani, che restano lì, in attesa che qualcuno si accorga di loro prima che si accorga di loro il tempo e decida di portarseli con se. Adottare un cane anziano non è semplice: presuppone una forza maggiore poiché bisogna essere pronti a vivere con loro ogni giorno come se fosse l’ultimo, ogni momento come se poi, non fosse possibile viverne altri. Ma già qualche miracolo, nei mesi scorsi e da queste parti è avvenuto. Mai demordere. Sono 60 i cani che attendono a ‘La cuccia e il nido di Calvatone’.

Su facebook, nella pagina che porta lo stesso nome del Canile, tutti i musi in attesa di affetto. Non saranno Chihuahua, ma sono esseri speciali, in grado di regalare il loro amore e la loro dedizione a chiunque vorrà accorgersi del loro esistere.

Nazzareno Condina

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