Cultura

Coltivacorti, domina la Puglia nella prima edizione. Ma dal comprensorio ben 30 opere

Nella semifinale di venerdì decisivo è stato il voto del pubblico che ha premiato “Viaggio alla scoperta” di Luigi Gardini (Viadana), “Coltivacorti” di Leida Avigni (Martignana di Po) e “Un anno in torbiera” di Franco Zaffanella (Gabbiana di Marcaria). In finale invece la giuria era tecnica.

COMMESSAGGIO – Un cortometraggio intitolato Masciarae ha vinto sabato sera il primo premio relativo ai filmati che avevano come tema l’ambiente e l’attività rurale, oltre alla cultura contadina delle varie zone d’Italia dalle quali le opere sono state spedite. La pellicola era arrivata agli organizzatori, tra cui La compagnia dei Genitori Instabili e l’associazione Il Torrazzo di Commessaggio dal Sud Italia e precisamente da Molfetta (Bari), a firma del duo De CegliaPorta. Si può dunque dire che la Puglia ha recitato la parte del leone, avendo conquistato pure il secondo posto con il racconto “Terra Madre” realizzato da Fabio Leli, un appassionato di Triggiano (Bari). Terzo posto per “C’era un fienile”, inviato da Bergamo, a firma di Beppe De Caro. A ciascuno sono andati, rispettivamente 500, 300 e 100 euro in denaro.

Un premio speciale era quello intitolato a Rosy Schiroli una componente del gruppo amatoriale, recentemente e prematuramente scomparsa. A tale proposito pur essendoci stato un ex equo tra i filmati “Coltivacorti” di Leida Avigni di Martignana di Po e “Calda Montagna” di Noventa Campedelli di Erbezzo (Verona), si è scelto di assegnare i 100 euro previsti a a quest’ultima opera essendo stata realizzata da una scuola, appunto, veronese. La premiazione è avvenuta a mezzanotte abbondantemente passata, dopo che i filmati erano stati proiettati per il numeroso pubblico nei pressi del Torrazzo di Commessaggio. Nel mentre, nella suggestiva cornice del ponte in barche di Commessaggio, sono stati proiettati, già dal pomeriggio, i corti e i documentari fuori concorso, molti dei quali arrivati dal comprensorio.

A tal proposito è giusto ricordare la formula del primo festival Coltivacorti Diretti: in finale sono state ammesse di diritto sette opere giunte da tutta Italia, mentre gli otto lavori legati e realizzati nel comprensorio Oglio Po (frutto di una pre-selezione rispetto ai trenta film consegnati, un numero decisamente importante) si sono date battaglia in semifinale, per conquistare i tre posti che hanno condotto all’ultimo atto.

Nella semifinale di venerdì decisivo è stato il voto del pubblico che ha premiato “Viaggio alla scoperta” di Luigi Gardini (Viadana), “Coltivacorti” di Leida Avigni (Martignana di Po) e “Un anno in torbiera” di Franco Zaffanella (Gabbiana di Marcaria). In finale invece la giuria era tecnica e composta, tra gli altri, da Paolo Bianchini, regista autore di numerose opere anche per la Rai, e da Guido Rubini, regista della compagnia Genitori Instabili. L’evento si è svolto in concomitanza con la Festa gastronomica dedicata al luartìs durante il quale ottime frittate erano state preparate ed esaurite in poco tempo. La serata di sabato era stata aperta da saluti istituzionali tra i quali quelli del sindaco di Commessaggio Alessandro Sarasini, del presidente del Parco Oglio Sud Alessandro Bignotti, del presidente dell’associazione Il Torrazzo Federico Agosta Del Forte, dai Genitori Instabili e da Mimma Vignoli di Slow Food Oglio Po.

Rosario Pisani

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