Cronaca

Romprezzagno e il territorio hanno salutato Pia Sirini: "Una vita per le nostre comunità"

“Abbiamo perso una amica sincera - è stato detto - e una donna forte motivata fortemente radicata al territorio formata ad una educazione cattolica ed ecumenica, culturalmente sensibile, educatrice esemplare, amministratrice oculata, impegnata nei movimenti cattolici, nei club di servizio, nelle attività culturali".

ROMPREZZAGNO – Sono state celebrate nella mattinata di lunedì le esequie delle Professoressa Pia Sirini nella chiesa parrocchiale di Romprezzagno. Hanno partecipato anche il nuovo primo cittadino di Bozzolo Giuseppe Torchio, con l’ormai sindaco facente funzioni Cinzia Nolli ed altri collegi sindaci del territorio. Dopo il rito di comunioni le testimonianze della nipote di Pia Sirini, del Sindaco di Tornata (comune che Sirini resse per alcuni anni) Mario Penci e dello stesso Giuseppe Torchio.

“Abbiamo perso una amica sincera – è stato detto – e una donna forte motivata fortemente radicata al territorio formata ad una educazione cattolica ed ecumenica, culturalmente sensibile, educatrice esemplare, amministratrice oculata, impegnata nei movimenti cattolici, nei club di servizio, nelle attività culturali. Le ricordiamo il tratto e la discrezione al punto di ritirarsi nel suo dolore, di sottrarsi dal mondo dei suo amici, nel periodo più difficile nel suo rosario, impegnata con Gabriella Marinoni, Cecco Compagnoni, Nicola Cangemi e tanti altri nella fase fondativà del comitato sanitario di zona di Sabbioneta per una visione unitivà ed inclusiva del territorio”. A fuoco Pia Sirini ebbe anche il ruolo dell’ospedale di Bozzolo, come è stato ricordato, in quelle lunghe notti in cui si costruivano i delicati equilibri territoriali, che vedevano Pia capace di dialogare ed equilibrare con pazienza e temperanza, doto che aveva ricevuto dal compianto padre, il Cavalier Stefano.

“Pia amava l’arte e la coltura – è stato ricordato – . Non può fuggire il suo sforzo per il recupero della chiesa di Sant’Anna, per le Giornate dei Castelli e più in generale per i fermenti culturali: univa tradizione locale e  globale”. Infine un suggestivo parallelo: “Nei mesi corsi il Papa ha donato una rosa per la tomba di don Primo Mazzolari: avvicinandosi la data della visita di sua Santità, vogliamo considerare l’opera di Pia quasi come un dono, una rosa che fa parte di un ideale rosario testimoni del nostro territorio che offriremo a Papa Francesco nel giorno della sua visita a Bozzolo”.

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