Composad risoluta: "ATI 3L CLO vada avanti con le assunzioni"
"Oggi Giovedì 8 Giugno, sul cantiere dell’imballo stanno, nonostante tutto, lavorando 100 soci dell’Ati 3L /CLO. Vogliamo anzitutto ringraziare pubblicamente ognuna di queste persone"
VIADANA – Composad: da domani i lavoratori di ATI verranno integrati sino al raggiungimento del numero standard. Questo il testo del comunicato stampa diffuso oggi pomeriggio dall’azienda.
“Oggi Giovedì 8 Giugno, sul cantiere dell’imballo stanno, nonostante tutto, lavorando 100 soci dell’Ati 3L /CLO. Vogliamo anzitutto ringraziare pubblicamente ognuna di queste persone che hanno superato con coraggio e determinazione le intimidazioni, le offese, le minacce. Queste persone non si sono fatte impressionare dall’innumerevole serie di soprusi e reati che sono accaduti nell’ultima settimana e con decisione hanno scelto il lavoro e la legalità anziché la demagogia e la strumentalizzazione che hanno inondato i social network e la carta stampata.
Oggi abbiamo chiesto all’ATI di iniziare a far fronte agli impegni contrattuali con noi sottoscritti e di tornare nel più breve tempo possibile alla piena operatività del cantiere, così da poter riprendere l’attività anche con tutti gli altri reparti di produzione per poter al più presto far ritornare al lavoro anche tutti i nostri lavoratori. Siamo all’undicesimo giorno di fermo consecutivo della produzione ed il mondo reale, i clienti, i fornitori, il sistema economico non consente di aspettare e aspettare ancora.
Se i rimanenti soci della Viadana Facchini hanno scelto di godere degli ammortizzatori sociali anziché associarsi alla 3L e tornare a lavorare ne hanno il diritto, in Italia ne hanno il diritto, ma non hanno il diritto di impedire ad altri lavoratori di fare scelte diverse. Abbiamo chiesto al mandatario dell’ATI di integrare da domani la propria forza lavoro con i lavoratori necessari alle normali attività produttive, rivolgendosi preferibilmente ai giovani ed alle persone disoccupate del Viadanese che vorrebbero lavorare.
Superato un certo punto, su questa vicenda si è andati ben oltre, i diritti diventano privilegi”.
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