Canneto: AAA assessore donna cercasi per riportare in Giunta la parità di genere

CANNETO SULL’OGLIO – Canneto ha un nuovo vicesindaco, Diego Redini, una nuova giunta con l’inserimento dell’assessore esterno Remo Gnaccarini ai servizi sociali, e un nuovo consigliere, Giuseppe Minoglia, che ha sostituito Pierpaolo Appiani. Ma all’interno dell’amministrazione le questioni aperte restano le stesse. La prima: la spaccatura all’interno di Vivi Canneto è sempre più evidente. L’ex sindaco Pierino Cervi anche nell’ultimo consiglio comunale era come al solito “assente giustificato”. Suo cognato, il neo consigliere Minoglia, anche. Pure l’assessore alla comunicazione Attilio Facconi, il cui arrivo in Comune è all’origine di tutti i dissidi dentro la maggioranza, era assente giustificato. Insomma, anche il colpo d’occhio dell’assemblea tenutasi lunedì sera era piuttosto desolante. In attesa di capire i prossimi movimenti della Vivi Canneto rimasta fedele a Pierino Cervi, il vero nodo da sciogliere per l’amministrazione di Raffaella Zecchina è quello di trovare un assessore donna che possa garantire la parità di genere prevista per legge (il 40%) e che attualmente la giunta di Canneto non ha. Il sindaco ha detto di essere tranquilla su questo punto, “perchè sta seguendo le indicazioni del vice prefetto Rossana Sorgi”. Un assessore si è effettivamente cercato per due mesi, dopo le dimissioni di Barbara Alberini, ma la ricerca di una sostituta è stata vana e ha avuto come risultato finale la nomina di un uomo, Remo Gnaccarini ai servizi sociali, e non della donna che invece serviva per le “quote rosa obbligatorie”. Il che ha appunto tolto alla Giunta la possibilità di essere in regola con la parità di genere. Pare poi che i due consiglieri donna attualmente in carica, abbiano rifiutato sia di ricoprire ruoli da assessore sia di avere deleghe. Duro l’intervento della minoranza nel consiglio di lunedì dal capogruppo Gianluca Bottarelli, ai consiglieri Massimo Arienti e Nicolò Ficicchia. “Facendo il riassunto di leggi e sentenze di vari TAR italiani e di alcune sottolineature dell’ANCI – ha detto Bottarelli – si evince che: “Tentando delle improbabili conclusioni, anche per fornire una risposta ai dubbi e perplessità espresse nel quesito, nella formazione della Giunta, il primario rispetto del principio di equilibrio dei sessi (nella percentuale più prossima a quella fissata per legge), è da ritenere talmente ineludibile ed insacrificabile, da costringere il Sindaco fino al punto di ricercare al di fuori del Consiglio Comunale un assessore donna e al di fuori e al di sopra dell’orientamento politico”.

Ebbene come abbiamo risolto il problema a Canneto – continua – ? Il Comune nomina un assessore maschio che va a sbilanciare completamente la giunta comunale. Come mai tutta questa fretta? Bastava aspettare e trovare un assessore femmina e poi nominarli entrambi. Siete sicuri – dice rivolgendosi alla maggioranza – che le prossime delibere di giunta siano regolari visto che non rispettate la legge? E se a qualcuno venisse in mente di impugnarle e cercare la strada per invalidarle? Proprio come il decreto del sindaco, il n. 4 del 17/05/2017 che richiama la legge Delrio sulla parità di genere e poi di fatto non la segue”.

Insomma per il Comune la questione non può essere considerata chiusa. La ricerca di un assessore donna che possa caricarsi di una o più deleghe ora apannaggio del sindaco, continua. E dunque: “A.A.A. Assessore donna cercasi”. In paese ma anche fuori. Prima che qualcuno, come ha sottolineato Bottarelli, pensi davvero di usare la mancata parità di genere per provare a far saltare il banco.

 Maria Luisa Rancati