Lettere

"Elezioni a Bozzolo, non
mi turerò il naso: meglio
la scheda bianca"

da Fabio Raboni

Nel 2014, convintamente, ho appoggiato la lista CambiAMOBOZZOLO, facendo parte di quel gruppo di lavoro che contribuì a stilarne il programma quinquennale. Varie vicissitudini hanno portato il mio paese al voto anticipato, causa decadenza del sindaco Torchio che, anche al suo gruppo, tenne ben nascosta la verità sul documento “modificato”, atto a voler dimostrare che la sua candidatura era valida a tutti gli effetti di legge. Cosa, che così non è stata, in quanto sono giunte prima una sentenza e poi una seconda in appello; quindi ho capito, abbiamo capito che le bugie, di troppo, erano arrivate al pettine.

Oggi, il candidato sindaco Torchio, nel formare la sua lista e pure nell’avvalersi di una squadra di lavoro, si è ben guardato da ricostruire il gruppo che lo aveva appoggiato allargandolo a nuovi nomi e volti, guardando al cosiddetto “futuro”. Anzi, forse, che ha ritenuto di dover far atto di riconoscenza verso qualche amico del passato che suggeriva altro? Scopriamo poi, che qualche suo “avversario” del 2014, diventa, a detta di qualcuno, un punto fermo, per aver salvato (?) il comune dal commissariamento, prima votando per due volte CONTRO al bilancio, quindi approvando l’arrivo del prefettizio e solo nella terza convocazione si è astenuto (il suo voto è risultato del tutto ininfluente), sarebbe bello sapere il motivo del cambio di rotta. Il candidato sindaco ha pensato bene di farlo sedere al suo fianco e non sarei stupito, di scoprirlo (in caso di vittoria) suo vicario. Colui che, tre anni fa, in una lista d’ispirazione opposta, ha criticato, per primo la cosiddetta “regolarità” della candidatura a Sindaco dello stesso Torchio.

Lo stesso consigliere di minoranza che s’è ben guardato dal fare quel passo che lo avrebbe portato nel luglio scorso a passare in quella maggioranza rimasta nel dopo Torchio. Un minimo di coerenza andava praticata allora per apparire, forse, più credibile oggi. Ma, forse, è più comodo tenere le mani libere e all’occorrenza stringere patti e alleanze. Inviterei tutti a partecipare alle sedute consiliari oppure a leggere i verbali delle stesse, per capire come vanno le cose senza manipolazioni!

Così, dopo aver partecipato e ascoltato le presentazioni delle due liste e dei loro programmi – i quali potevano essere messi assieme per una lista unica – con un candidato di garanzia (LO AVEVAMO o sicuramente lo avremmo trovato) ed una buona squadra di persone d’ispirazione: “Vogliamo lavorare tutti e insieme per il bene di Bozzolo” posso dire che non mi sento rappresentato da nessuna delle proposte messe in campo in questa tornata elettorale, sopratutto da parte dei soliti trasformisti/camaleonti della politica, passata e presente.

Sul ciò che succederà nel dopo voto, preferisco non pronunciarmi, perchè sarà solo il tempo a dire se l’entusiasmo di partenza riuscirà a trasformarsi in reale possibilità di crescita, con un gruppo consigliare di maggioranza che sappia “reggere gli urti” senza demotivarsi o peggio “mollare”. Non sono disposto a turarmi il naso, non più: anche perchè, ho imparato, che turarsi il naso non elimina la “puzza”. L’11 giugno non cercherò il “meno peggio” ma, come sempre, mi recherò al seggio elettorale, adempiendo al mio dovere di cittadino, rispetterò il diritto-dovere sancito dalla Carta Costituzionale e, convintamente voterò scheda BIANCA!

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