Cronaca

Via Trieste, ippocastano salvo (per ora). Ferroni: "La perizia conferma che è in salute"

Il problema comunque sussiste: l'ufficio ambiente del comune ha in mano la perizia del proprio tecnico incaricato, quella di Orlando manca dei dati di misurazione allegati. Che poi siano gli stessi utilizzati per gli uffici conta poco

CASALMAGGIORE – Due perizie, due risultati divergenti. Al momento però un risultato buono – per il consigliere con delega al Parco Orlando Ferroni – c’è. L’ippocastano che sorge a fianco della casa dove è cresciuto è momentaneamente salvo.

“La pianta – spiega il consigliere – non ha nessun problema e non vi è alcuna necessità di abbatterla. L’apparato radicale dopo cinquant’anni è ben ancorato al terreno, la cicatrice si sta riemarginando. La carie bruna è regredita, e comunque non mette a rischio la pianta”. A qualcuno dei condomini di via Trieste quella pianta dava fastidio. Difficoltà a passare con l’auto. L’ufficio delegato alla partita del comune, su sollecitazione, aveva fatto stendere una perizia. Il consigliere di maggioranza però ha chiesto – ed ottenuto – di poterne effettuare un’altra.

“In verità ne ho fatte tre – spiega – ed di una ho i risultati che confermano che quella pianta può andare avanti senza problemi. Mi hanno obiettato che servono le misurazioni ma ho risposto che le misurazioni al perito le ho fornite io: sono quelle che aveva utilizzato il primo perito. Mi sollevano continuamente problemi, ma quella pianta non si tocca. L’unica pianta all’interno della via resterà lì dov’é. E’ salda al terreno, può vivere ancora a lungo. Io non voglio mettere un perito contro l’altro, ma quell’abbattimento non deve essere fatto”.

Dalla sua parte – a suo dire – Orlando ha il consigliere Francesco Ruberti. Dall’altra gli uffici e un diffuso disinteresse alla questione. “Dico solo che il sindaco Toscani pur di farla restare lì dov’è, fece deviare la muraglia costruita a fianco. L’ippocastano lo piantammo io con mio fratello, da una ghianda prelevata al lido. I rami, come ha detto il mio perito, non vanno a gravare particolarmente sul fusto. Ora è lì, in tutta la sua bellezza e lì resta”.

Il problema comunque sussiste: l’ufficio ambiente del comune ha in mano la perizia del proprio tecnico incaricato, quella di Orlando manca dei dati di misurazione allegati. Che poi siano gli stessi utilizzati per gli uffici conta poco: “Così m’han detto, ma sono pronto a ribadire che le misurazioni al perito le ho date io. Le stesse che, unite alla perizia precedente, ne ventilavano l’abbattimento. Ho fatto quel che mi han chiesto di fare, ora che i risultati mi danno ragione credo sarà comunque difficile dire che non contano”.

Nazzareno Condina

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