"No regali agli insegnanti" Istituto viadanese contro i doni dei genitori
Evidentemente si tratta di una consuetudine diffusa se ciò ha spinto il preside di un Istituto viadanese ad emanare nei giorni scorsi questa specie di circolare che ha fatto un po’ sorridere ma anche irritare i destinatari della missiva.
VIADANA – Non accettate caramelle dagli sconosciuti”. Un tempo viaggiava questo slogan nelle famiglie con i genitori che mettevano in guardia i figli piccoli da possibili deprecabili tentativi di adescamento da parte di malintenzionati. Oggi il motto si inverte e viene rivolto agli adulti, in special modo agli insegnanti di Viadana invitati a non accettare più regali in occasione della fine anno scolastico.
Evidentemente si tratta di una consuetudine diffusa se ciò ha spinto il preside di un Istituto viadanese ad emanare nei giorni scorsi questa specie di circolare che ha fatto un po’ sorridere ma anche irritare i destinatari della missiva. Come se si trattasse di un “ramanzina” provocata da un malcostume in atto, capace di mettere in dubbio la trasparenza, l’imparzialità e l’incorruttibilità degli stessi docenti.
In effetti, specialmente da parte delle mamme di scolari giovani, è abitudine chiudere l’anno scolastico portando un bel mazzo di fiori, un profumo alle maestre dopo dieci mesi di duro lavoro impegnate ad istruire i propri pargoli. Oppure una cartella portadocumenti, un portafoglio in simil pelle per i docenti uomini. Un modo innocuo per dire grazie alla fine di tanti mesi di lavoro dove ogni mattina la pazienza e la capacità di sopportazione sono stati messi a dura prova da studenti non sempre facili da gestire.
Adesso il pensiero gentile, consegnato magari in coincidenza con la festa di chiusura, dopo il saggio finale o al termine degli scrutini non si deve più esprimere tanto meno effettuare. Basta una bella stretta di mano e un arrivederci al prossimo settembre. Anche perché, cercando d’interpretare la circolare, gli insegnanti svolgono il loro dovere e non ci devono essere rapporti troppo accondiscendenti e neppure atteggiamenti di eccessiva predisposizione nei riguardi di questa o quella famiglia. Piuttosto un mazzo di rose profumate da lasciare in forma anonima sul tavolo della segreteria, anche per il personale delle pulizie, ma nulla di più.
Rosario Pisani