Commensali moltiplicati a Casa Giardino: il grazie di suor Maria Buongiorno
“Grazie al vostro appello sul giornale di giovedì - spiega suor Maria - è andato tutto più che bene. Eravamo ad un’ottantina di commensali compresi i ragazzi della Casa Giardino sino a quel momento, poi è successo qualcosa di straordinario”
CASALMAGGIORE – 185 commensali, tra ospiti della Casa Giardino (i figliuoli di Suor Maria), i domiciliati nella struttura protetta e gli amici della Casa, domenica scorsa al pranzo – organizzato dai volontari Amurt – nella struttura di via delle Salde. E pensare che, a detta della stessa suor Maria Buongiorno non era iniziata benissimo. Ma provvidenza o destino (a seconda di quello in cui uno crede, fate voi) ci hanno messo una mano.
E una mano ce l’ha messa anche qualcun altro… “Grazie al vostro appello sul giornale di giovedì – spiega suor Maria – è andato tutto più che bene. Eravamo ad un’ottantina di commensali compresi i ragazzi della Casa Giardino sino a quel momento, poi è successo qualcosa di straordinario”. Come racconta la religiosa sono arrivate un sacco di prenotazioni “E non solo – prosegue la religiosa – c’è chi ha voluto fare l’offerta e non è venuto neppure a mangiare. La Provvidenza ci ha aiutato”.
La provvidenza (o il fato) è stata messa a durissima prova. “La domenica mattina i volontari di Amurt avevano fatto la spesa, già preparato qualcosa e si apprestavano a preparare il resto. Avevano fatto la spesa per 130 persone, in previsione che quello che sarebbe avanzato lo avremmo consumato noi nei giorni successivi. Quando ho detto loro che saremmo stati 185 invece di 100 c’è stato un attimo di smarrimento. Ho proposto loro di tirare fuori dal freezer tutto quello che avevamo. Per nostra abitudine prepariamo arrosti o altri alimenti che poi congeliamo per tirare fuori nei momenti opportuni”.
La soluzione suor Maria ce l’ha sempre, solo che la mensa (variegata, ma quello non sarebbe stato un grosso problema) non sarebbe stata a quel punto offerta, ma alla fine col costo del cibo del freezer si sarebbe ridotto notevolmente l’introito che permetterà ai ragazzi con handicap di media ed alta gravità di trascorrere un periodo al mare. “Loro erano tutti preoccupati, ed io sorridevo. Alla fine hanno deciso di andare a integrare il cibo che avevano già comprato con altro da prendere al supermercato, si sono rimessi ai fornelli e tutto è andato più che bene. Ringrazio loro per il grandissimo cuore e ringrazio voi per averci dato aiuto”.
Nazzareno Condina