Biblioteca sotto attacco dei piccioni. Luca Cortellazzi: "Comune, fai qualcosa!"
"Stare davanti all'ingresso della biblioteca è diventato difficile - spiega - sei già fortunato se un piccione non ti fa i suoi bisogni in testa. Io sono riuscito a schivare il guano ma tanti miei amici non hanno avuto la stessa fortuna. Chiedo se è possibile fare qualcosa per risolvere il problema".
CASALMAGGIORE – La saggezza popolare lo prende come un segno di fortuna. Ma i bersagli del guano non sono mai dello stesso parere. Il piccione ha un incredibile capacità. Riesce sempre a far centro quando vuole. E che siano auto in sosta o persone impegnate in amabili conversazioni tra un capitolo e l’altro di studio poco importa.
La minaccia arriva dal cielo sopra via Marconi. Una minaccia di quelle fastidiose, da imprecazione a tutti i santi del paradiso per i malcapitati bersagli del bombardamento. A segnalare il problema e a farsene portavoce anche per i suoi amici Luca Cortellazzi che della biblioteca Mortara è un assiduo frequentatore.
“Stare davanti all’ingresso della biblioteca è diventato difficile – spiega – sei già fortunato se un piccione non ti fa i suoi bisogni in testa. Io sono riuscito a schivare il guano ma tanti miei amici non hanno avuto la stessa fortuna. Chiedo se è possibile fare qualcosa per risolvere il problema”.
Un problema evidente sin dalle prime luci dell’alba. Nel vecchio palazzo della biblioteca i simpatici volatili trovano approdo con facilità. I palazzi dalla storia antica hanno mille anfratti in cui far riposar le piume prima d’un altro volo. “Non è solo il rischio di un ricordo in testa o sui vestiti – prosegue Luca – ma anche il fatto che il guano che resta a terra poi lo portiamo dentro alla biblioteca e non è igienico. Chiedo con molta tranquillità al comune che intervenga in una qualche maniera. Basterebbe piazzare quei dissuasori a punta che si vedono su tanti palazzi in modo che non possano fermarsi e vadano altrove”.
Il personale della biblioteca cerca, per quanto possibile, di tenere pulito l’accesso alla struttura. Ma il fatto è che ormai a trovar quiete tra le pietre del palazzo sono numerosi esemplari. Troppi per riuscire a farvi fronte armati solo di mocio e di ramazza.
Nazzareno Condina