Viadana Facchini-Composad, Re (Cobas) alla dirigenza "Da noi nessuna violenza"
Re sostiene che da parte della committenza questo non sia altro che un estremo tentativo per liberarsi di coloro che stanno rivendicando i propri diritti: "Vicino a noi c'erano uomini della Digos e Carabinieri e loro potrebbero fornire la versione esatta sui fatti e il comportamento che ci vengono addebitati"
VIADANA – La tensione è alle stelle negli animi dei lavoratori della Facchini Viadana in seguito al comunicato del Gruppo Saviola che ieri ha annunciato la chiusura della Composad. Almeno sino a quando la situazione non avrà trovato quella serenità che adesso manca e mette a rischio i rapporti tra gli stessi lavoratori, diretti e indiretti. Stefano Re dei Cobas non impiega nemmeno un minuto a inviare a un comunicato – che fa seguito a quello dei vertici della Composad che annunciavano ieri la chiusura dello stabilimento sino al ripristino dell’ordine – per smentire qualsiasi violenza nei pressi dell’ingresso dell’azienda dove c’è stato un blocco in entrata e uscita dei mezzi a singhiozzo. Re sostiene che da parte della committenza questo non sia altro che un estremo tentativo per liberarsi di coloro che stanno rivendicando i propri diritti: “Vicino a noi c’erano uomini della Digos e Carabinieri e loro potrebbero fornire la versione esatta sui fatti e il comportamento che ci vengono addebitati”.
Rosario Pisani