Terminato al Romani l'Open innovation campus di fabbricadigitale per i ragazzi
La collaborazione tra fabbricadigitale e l’istituto scolastico Romani proseguirà il prossimo anno con nuove iniziative.

CASALMAGGIORE _ Si è chiuso questa settimana il ciclo di 6 incontri di formazione in ambito digitale rivolto alle classi prime di informatica e licei dell’Istituto G. Romani. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra l’istituto scolastico di Casalmaggiore e fabbricadigitale, che, oltre alle competenze, ha messo a disposizione il suo Open Innovation Campus per la parte pratica del corso. 15 i ragazzi che hanno aderito.
“Il primo obiettivo di questi corsi – dichiara Francesco Meneghetti, CEO di fabbricadigitale – è quello di introdurre i ragazzi, naturalmente attratti da questo settore, a un uso consapevole delle tecnologie, oltre che contribuire a fargli conoscere le nuove opportunità professionali che il digitale potrebbe offrire al loro futuro. Per questo – prosegue Meneghetti – per il progetto abbiamo coinvolto la nostra divisione di risorse umane, oltre che tecnici esperti di tecnologia”.
La direzione scolastica ha già manifestato l’intenzione di proseguire la collaborazione con fabbricadigitale nel corso del prossimo anno con nuove iniziative, anche secondo il modello di alternanza scuola-lavoro.
Il progetto “Prima so meglio sto” sviluppato dalla divisione delle risorse umane e marketing di fabbricadigitale insieme al professore di informatica Camuso dell’Istituto Romani, con la supervisione della dirigente scolastica, Luisa Caterina Spedini, ha preso il via lo scorso 26 aprile. I primi tre incontri, teorici ma interattivi, si sono svolti nelle aule scolastiche e hanno avuto come oggetto Youtube – la piattaforma web che permette la visualizzazione e condivisione in rete di video, il tema delle nuove opportunità lavorative che offre e offrirà l’ambito digitale, e il digital gaming. La seconda sezione di incontri si è invece tenuta presso l’Open Innovation Campus, lo spazio di fabbricadigitale dedicato al coworking e all’incubazione di startup, dove è possibile vivere concretamente le “esperienze digitali” del momento: dalle applicazioni di Internet delle cose, alla sperimentazione della realtà virtuale e delle stampanti 3d.
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