Cronaca

In memoria di Rosy. Alla Marconi i temi sulla mamma e testi per la didattica inclusiva

CASALMAGGIORE – “Rosy amava le sfide e voleva che tutti i bambini arrivassero ad imparare, anche quelli con qualche difficoltà in più”. Partiamo da qui, dalle parole pronunciate dal fratello Andrea Schiroli nella mattinata che ha visto la premiazione di tre alunni (Alampreet Singh, Chiara Faleo e Tommaso Aramu) per tre toccanti temi dedicati alla mamma e la donazione di un fondo ‘Rosangela Schiroli‘ di testi, software e strumenti didattici dedicati alla didattica inclusiva.

“Qualcosa che la ricordasse e che la tenesse viva nella memoria” ha ricordato Cinzia Dall’Asta. Non ce ne sarebbe stato bisogno perché Rosangela Schiroli, maestra appassionata del plesso scolastico Marconi, venuta improvvisamente a mancare a fine febbraio a soli 49 anni, era presente. Nelle emozioni di tutti, nelle lacrime di chi l’aveva conosciuta ed apprezzata proprio per quella capacità di mettersi sempre e costantemente in gioco e di non arrendersi neppure di fronte alle difficoltà. In quel legame che la univa agli insegnanti e ai suoi bambini per i quali passava pomeriggi e notti per capire come potesse fare a dare le stesse opportunità di apprendimento e di crescita a tutti.

Rosangela Schiroli era lì. Dentro le parole di quei temi che parlavano di altre mamme come lei. Da quello di Alampreet Singh – di origini indiane ma l’anima dello stesso colore di tutti gli altri – che ha parlato della sua mamma in ospedale ricordando come tenesse in serbo il pasto che le davano da ricoverata per darlo a lui. O quello di Chiara, che ha raccontato di momenti vissuti, di lezioni di vita, di come non valga la pena perdere tempo a litigare e che ognuno deve sentirsi bene con se stesso per essere felice, a prescindere da quello che indossa o ha.

O, infine, il racconto struggente di Tommaso, l’ischemia che ha colpito la mamma, la difficoltà di parola che “Non importa perché poi noi ci parliamo con gli occhi”. Tanti i visi commossi, tanta la difficoltà di trattenere l’emozione in un aula magna della Marconi troppo stretta per contenere tutti. Dopo il momento dedicato ai temi dei bambini (che verranno probabilmente raccolti in una pubblicazione dalla scuola, perché, come ricordato dalla preside “E’ stato difficile scegliere, tutti i racconti dimostravano non solo un’ottima capacità di linguaggio, ma tante emozioni”), e il buono scuola a loro consegnato da Alfredo Marasi, Claudia e Lorenzo (il marito e i figli di Rosy) è stato il momento della donazione. Un discreto fondo che verrà custodito e conservato ad uso degli insegnanti, tutti testi e software, oltre che strumenti di didattica inclusiva per i bambini che hanno difficoltà: dsa, discalculia, difficoltà di apprendimento, autismo. Ma non solo: anche testi per ‘governare’ le emozioni disfunzionali. Un ricco patrimonio che sarà solo un punto di partenza per permettere agli insegnanti di utilizzare a scuola strumenti aggiornati per l’apprendimento laddove insegnare è più complesso.

Al termine anche Claudia ha ringraziato tutti. Poche parole sino a che l’emozione ha avuto il sopravvento. A gestire la ‘fatica emotiva’ dell’incontro soprattutto il fratello di Rosangela, Andrea. Un classe ’70, classe di forti, almeno all’apparenza perché anche lui, per alcuni tratti, ha fatto fatica a contenere la commozione. E’ stato Andrea a spiegare l’importanza di quel concorso, di quel progetto e della donazione fortemente voluta da tutti i familiari. I testi sono stati scelti con l’ausilio delle insegnanti che ben hanno il polso sulla situazione delle loro classi. I temi, dopo una prima selezione fatta direttamente dalle maestre che ha portato ad individuare i migliori cinque per classe, è stata fatta dalla dirigente Cinzia Dall’Asta e dalla famiglia di Rosy. “Non è stato facile decidere – ha spiegato Alfredo Marasi – perché tutti meritavano. Mi sono lasciato guidare dall’emozione nel decidere e poi il risultato finale è avvenuto confrontando le nostre scelte con quelle di Cinzia Dall’Asta che coincidevano quasi per tutto”.

La scuola adesso è un po’ più aggiornata, un po’ più al passo coi tempi. Grazie a Rosangela Schiroli e a chi l’ha voluta ricordare, maestra premurosa, mamma vigile e attenta, donna speciale. Ora c’è uno spazio, con un armadietto che verrà messo in opera a breve e tanti testi a suo nome. Uno spazio, oltre a quello del cuore in cui – l’emozione di oggi lo ha ancora di più dimostrato – è sempre presente.

Nazzareno Condina

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