Economia

Gianni Fava: "Sul tema del Riso l'Unione Europea sottovaluta il problema"

Fava non nasconde la propria preoccupazione per il settore. “Credo che manchi da parte di Hogan la percezione di una vera e propria condizione di difficoltà dei risicoltori”.

MILANO – “Sul tema del riso Regione Lombardia si è mossa ormai da diverse settimane, ma la risposta che oggi ho ricevuto dal commissario europeo all’Agricoltura, Phil Hogan, mi preoccupa. Ho la netta sensazione che Bruxelles stia sottovalutando il problema, esattamente come fece due anni fa con la crisi del latte, complici le scarse pressioni del ministero italiano delle Politiche agricole che, ancora una volta, brilla per inefficienza”.

Così l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, commenta la lettera del commissario Hogan in risposta alla missiva che lo stesso Fava aveva inviato ad inizio aprile, nella quale chiedeva di “contingentare gli stock di riso da importare dai Paesi meno avanzati (Pma), ponendo quindi un limite oltre al quale dovranno doverosamente scattare i dazi doganali”.

Fava non nasconde la propria preoccupazione. “Quando il commissario Hogan mi scrive che «il totale delle importazioni di riso tra settembre 2016 e marzo 2017 provenienti da paesi che beneficiano della regime Eba nell’Ue è inferiore del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente» e che «la resilienza del settore ridicolo europeo di fronte all’aumento delle importazioni è stata notevole» – dice l’assessore lombardo – credo che manchi la percezione di una vera e propria condizione di difficoltà dei risicoltori”.

La speranza è ora affidata al vertice in programma a Roma il prossimo 29 maggio, quando – secondo le parole di Hogan – “la questione della crisi del riso sarà affrontata tra esperti con gli Stati membri e che è stata pianificata una missione congiunta di DG Trade-DG Agri a Roma per affrontare la situazione”.

L’assessore lombardo Fava già all’inizio di marzo, in un incontro con i risicoltori a Mortara (Pavia), aveva anticipato che la soluzione non sarebbe stata connessa alla clausola di salvaguardia, difficilmente applicabile. Così ha confermato anche Hogan, che nella risposta a Fava ha sostenuto che “al momento non sussistono le condizioni per l’attivazione della clausola di salvaguardia”, ma di essere “perfettamente a conoscenza delle importazioni di riso indica provenienti da paesi del regime Eba (Everithing but arms, ndr), in particolare dalla Cambogia. La commissione – si è difeso Hogan – è impegnata in un dialogo con questo paese al fine di incoraggiarlo a individuare i mercati supplementari per l’esportazione del riso”.

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