Feste e turismo

Villa Mina della Scala entra ufficialmente in una nuova era: doppia inaugurazione

"Avendo Colorno a pochi passi, possiamo inserire molto volentieri Villa Mina della Scala negli itinerari - ha spiegato il Conte Zanardi Landi - . Teniamo conto che questo nostro Circuito produce un introito di 37 milioni di euro, superiore in rapporto a quello delle Ville Venete, che coinvolge più città".

CASTELDIDONE – Un po’ in ritardo rispetto alle canoniche e annunciate ore 17, ma l’inaugurazione c’è stata. Ed è stata doppia. Prima Federico Lena, consigliere di Regione Lombardia originario di Casteldidone, ha tagliato il nastro dell’ostello ricavato nelle vecchie scuderie di Villa Mina della Scala, già rodato dal 1° gennaio 2016 e ristrutturato a partire dal 2014. Una esclusiva assoluta, la possibilità di pernottare in castello, in un raggio di 250-300 km.

Dopo di che è toccato a Pierromeo Vaccari, sindaco di Casteldidone che ha rivelato di essere cresciuto e avere trascorso la propria infanzia a pochi passi dal castello, tagliare il nastro di Villa Mina della Scala che d’ora in avanti, grazie all’operazione portata avanti dalla famiglia Persico Licer e da Target Turismo di Cremona, offrirà ai visitatori, oltre ai gioielli già noti, pure una ventina di stanza rimesse a nuovo, per la prima volta aperte al pubblico e arredate con mobilio e cimeli originali delle varie famiglie che si sono succedute nella proprietà del castello.

I fratelli Angelo e Ottone Persico Licer e la moglie del primo, Vittoria, hanno fatto gli onori di casa, ricordando anche chi non c’è più ma avrebbe festeggiato con gaudio un giorno così. “Penso che si sia completato un desiderio dei miei genitori, i Conti Anna ed Edoardo e del mio figlioccio Giampaolo – ha detto commosso Angelo Persico Licer – . Sarebbero stati felici di partecipare ad una giornata come quella di oggi: era un loro grande progetto pure questo, il rilancio di Villa Mina della Scala. E’ stata una faticaccia, ma ne è valsa davvero la pena”.

Presenti i tanti volontari che hanno contribuito al rilancio, le guide Elena PiccioniFabio Maruti ed Elisa Bozzetti, oltre a tanti ospiti illustri: dai sindaci Vaccari e Marco Vezzoni di Rivarolo del Re, all’assessore Mattia Paolazzi per Solarolo Rainerio, a Giandomenico Auricchio per la Camera di Commercio di Cremona e, appunto, a Federico Lena. E ancora Giovanni Godi, esperto di antiquariato e già collaboratore di Christie’s, che ha offerto la propria consulenza filologia nella sistemazione di Villa Mina. Con loro Orazio Zanardi Landi, presidente del circuito dei Castelli del Ducato, appena al di là dal Po.

“Avendo Colorno a pochi passi, possiamo inserire molto volentieri Villa Mina della Scala negli itinerari – ha spiegato il Conte Zanardi Landi – . Teniamo conto che questo nostro Circuito produce un introito di 37 milioni di euro, superiore in rapporto a quello delle Ville Venete, che coinvolge più città, mentre noi tocchiamo soltanto, si fa per dire, le province di Parma e Piacenza, con 600mila visitatori (nelle Ville Venete si parla di un milione e mezzo di visitatori, ndr)”. Sì, un introito di 37 milioni di euro, un record tutto italiano, del quale anche le amministrazioni devono tenere conto in un percorso condiviso tra pubblico e privato. Una prospettiva alla quale intanto Villa Mina della Scala, ora che è ancora più bella, guarda con grande favore…

Giovanni Gardani 

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