Viadana piange Mario Rizzi, vocazione da arbitro, spirito poetico, uomo mite e generoso
Il sindaco di Viadana Giovanni Cavatorta lo ricorda così: "Mario Rizzi era un uomo buono. Ha sempre frequentato gli oratori mettendosi a disposizione dei ragazzi per fare l'arbitro, gli volevano tutti bene, faceva lavori di pulizia e teneva in ordine la sua via piuttosto che l'oratorio, o alla cooperativa".
VIADANA – Faceva l’arbitro, per passione, e non mollava mai la sua giacchetta nera, presentandosi in divisa ad ogni occasione. Soprattutto, era molto ben voluto: per questo Viadana è in lutto, per la scomparsa di Mario Rizzi, deceduto a 67 anni a Rivarolo Mantovano, nella casa di riposo dove era ospite. A piangerlo il fratello Graziano. Mario Rizzi, i cui funerali sono stati celebrati venerdì nella chiesa di San Martino, era molto conosciuto in particolare negli ambiente dell’oratorio del Castello di Viadana ed era socio della cooperativa “L’Incontro”.
Il sindaco di Viadana Giovanni Cavatorta lo ricorda così: “Mario Rizzi era un uomo buono. Ha sempre frequentato gli oratori mettendosi a disposizione dei ragazzi per fare l’arbitro, gli volevano tutti bene, faceva lavori di pulizia e teneva in ordine la sua via piuttosto che l’oratorio, o alla cooperativa dove aveva lavorato. Mi ricordo che quando facevo il servizio civile alla cooperativa L’Incontro ogni giorno in pausa ci mettevamo al tavolo e lui mi dettava le sue poesie aiutandolo a comporle. In ogni ambiente dove si trovava si dedicava con grande dedizione e impegno per gli altri. Perdiamo un uomo mite e generoso”.
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