No Autostrade, incontro in Regione: salviamo Ronco fa un passo avanti
“Come delegazione che ha partecipato all’incontro – affermano i referenti - ci dichiariamo moderatamente soddisfatti rispetto all’esito dell’incontro, ringraziamo l’assessore Donini per la disponibilità"
BOLOGNA – ‘Salviamo Ronco Campo Canneto’ fa un passo avanti, almeno nelle intenzioni. Se ne è parlato ieri a Bologna. Presenti Patrizia Gaibazzi assessore del Comune di Sissa Trecasali, Pierluigi Mora vicesindaco del Comune di Colorno, Flavia Corradi del Comitato per la difesa del territorio di Sissa Trecasali, Cesare Vacchelli per il Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, l’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini e una funzionaria della regione.
Patrizia Gaibazzi ha introdotto l’argomento oggetto dell’incontro, riprendendo e spiegando la nostra richiesta di realizzare il progetto “Salviamo Ronco Campo Canneto”: la costruzione di un corridoio verde e di un parco nell’area a sud dell’abitato di Ronco e l’autostrada. Un’area che adeguatamente strutturata potrebbe essere di collegamento con la ciclotaro da un lato e i fontanili di Viarolo dall’altro. L’alberatura proteggerebbe il paese dalle polveri e dall’inquinamento e potrebbe essere la sede per la nidificazione di specie protette.
La stessa ha inoltre ricordato all’assessore Donini il contenuto del protocollo d’intesa, siglato nel 2004 tra la Provincia di Parma e la società concessionaria Autocisa spa, che prevede la realizzazione delle opere compensative al Ti-Bre autostradale e consistenti nella realizzazione e nel potenziamento della viabilità ordinaria. Nel 2016 si è proceduto ad un aggiornamento di questo protocollo prevedendo opere di mitigazione prima non considerate, ma sempre all’interno dello stesso budget di spesa.
E’ questo lo strumento che potrebbe essere utile per contemplare e finanziare le opere previste dal progetto Salviamo Ronco Campo Canneto, sottoposto oltre che all’attenzione della regione anche a quella di altri livelli istituzionali (Comune, Provincia e Prefettura di Parma, Ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente, Governo e Presidente della Repubblica.
L’assessore Donini ha subito mostrato disponibilità ad affrontare la questione preannunciando anche l’invio di una risposta scritta alla nostra lettera. Ha qualificato la nostra richiesta come legittima e affermato che il problema, sul piano sostanziale, era quello di vedere la forma per poter dare attuazione alla nostra richiesta.
Ha convenuto che la soluzione vada ricercata all’interno del protocollo d’intesa, senza però configurare fattispecie che potrebbero comportare un ritorno del progetto alla VIA nazionale, cosa assolutamente da escludere.
Al contempo ha ribadito che se c’è accordo tra le parti che hanno sottoscritto il protocollo, cioè la Provincia di Parma e Autocisa, la questione si possa affrontare con un ruolo propulsivo da parte della Provincia.
Sulla questione economica ha poi sottolineato come, in assenza di soggetti disponibili a finanziare ulteriori opere compensative oltre a quelle previste dal protocollo di intesa tra Provincia di Parma e Autocisa, le disponibilità necessarie vadano obbligatoriamente ricercate nella rinegoziazione di quegli accordi anche in considerazione dell’eventualità che il Ti-Bre autostradale non venga completato, cosa ritenuta assai probabile e che dovrebbe trovare conferma imminente nella pubblicazione del DPP (Documento Pluriennale di Programmazione).
Vacchelli fa presente invece che la realizzazione del progetto Salviamo Ronco Campo Canneto potrebbe essere inserita nel contesto di un efficace piano di risanamento della qualità dell’aria e ha ricordato come l’inquinamento prodotto dal tratto parmense dell’autostrada A1 sia equiparabile a quello prodotto dall’intera città di Parma. Da qui l’urgente necessità di mitigare questo impatto attraverso la realizzazione di una idonea barriera boscata da estendere anche al costruendo primo lotto del Ti-Bre autostradale.
L’assessore Donini ha affermato, in risposta a ciò, che la Regione sta validando il progetto di fascia boscata che è stato proposto sull’intera autostrada A1, al fine di verificarne l’effettiva efficacia in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico. Qualora l’esito di questa verifica fosse positivo si potrebbe certamente prendere in seria considerazione la proposta di estendere tale misura anche al primo lotto del Ti-Bre. Questo progetto, ha proseguito, è senza dubbio molto più ambizioso e costoso ma potrebbe essere più facilmente finanziabile grazie alla leva del pedaggio autostradale.
In conclusione l’assessore Donini si è impegnato a convocare entro la metà di giugno un tavolo con la Provincia di Parma e Autocisa per avviare una discussione di merito e verificare la possibilità concreta di attuare il progetto proposto nell’ambito del protocollo d’intesa sopra citato. Qualora la Provincia di Parma non fosse disponibile a ridiscutere questo accordo, o non ci fossero le condizioni per farlo, la Regione non avrebbe altri strumenti e risorse per poter intervenire se non all’interno del progetto più complessivo della realizzazione della fascia boscata proposta per l’autostrada A1.
“Come delegazione che ha partecipato all’incontro – affermano i referenti – ci dichiariamo moderatamente soddisfatti rispetto all’esito dell’incontro, ringraziamo l’assessore Donini per la disponibilità, ma ora auspichiamo, in proposito, un ruolo attivo da parte del Comune di Sissa Trecasali e della Provincia di Parma, in attesa anche di conoscere le decisioni governative in ordine al completamento del Ti-Bre autostradale”.
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