Villa Mina della Scala, nuovo look e storica nuova apertura per tante sale inedite
L’inaugurazione ufficiale avverrà alle ore 17 di venerdì e a rendere omaggio alla rinnovata Villa Mina della Scala, saranno anche personaggi del mondo nobiliare tra cui Diofebo Meli Lupi di Soragna e Orazio Zanardi Landi, presidente del circuito Castelli del Ducato.
CASTELDIDONE – Già era affascinante per come si è presentata negli ultimi anni, divenendo a inizio 2016, il primo Castello, nell’arco di 250-300 km, che offre la possibilità di pernottamento, grazie alla creazione dell’ostello con 50 posti letto. Ora però Villa Mina della Scala a Casteldidone si rilancia ulteriormente, avendo perfezionato nelle ultime settimane la sistemazione di una ventina di sale mai prima d’ora aperte al pubblico.
Sale mostrate in anteprima in una conferenza stampa mercoledì nel tardo pomeriggio dal Conte Angelo Persico Licer assieme alla moglie Contessa Vittoria, per un progetto sostenuto anche dal fratello Conte Ottone Persico Licer e voluto, prima di tutto, anche dai Conti Edoardo e Anna, genitori degli attuali proprietari, e da Giampaolo Castioni, figlioccio di Angelo Persico Licer, tutti scomparsi e ricordati in un momento di commozione proprio in sede di presentazione. L’inaugurazione ufficiale avverrà alle ore 17 di venerdì e a rendere omaggio alla rinnovata Villa Mina della Scala, vi saranno anche personaggi del mondo nobiliare tra cui Diofebo Meli Lupi di Soragna e Orazio Zanardi Landi, presidente del circuito Castelli del Ducato, tra i primi a credere in un rilancio legato appunto alla possibilità di unire le forze tra proprietari di castelli e ville nobiliari.
L’allestimento delle stanze, che in parte verrà concluso proprio in queste ore a conferma del certosino e filologico lavoro di ricostruzione, si deve alla ricerca del professor Giovanni Godi, già perito alla casa Christie’s, nonché affermato esperto e consulente di antiquariato e case nobiliari. Con lui hanno collaborato diversi esponenti di Target Turismo Cremona come Elena Piccioni e anche Elisa Bozzetti e Fabio Maruti. Il rilancio di Villa Mina della Scala, splendida dimora del 1596 abitata nei secoli dai Douglas Scotti, dai Della Scala e appunto dai Persico Licer, imparentati con Papa Benedetto XV, primo Papa a parlare di pace al quale potrebbe essere dedicata a breve una mostra permanente, passa non dall’acquisto di materiale o mobilio, ma semplicemente dalla ricerca e dal ritrovamento, appunto, solo di oggetti originali.
Come i servizi da tavola di Fanny, la nonna di Angelo Persico Licer, di pregiata fattura olandese e italiana; o come la sala da biliardo, dove l’attrazione principale è proprio un biliardo che porta benissimo i suoi 200 anni. E ancora la biblioteca, con 11mila volumi, alcuni moderni e contemporanei ma per la maggior parte antichi, con la presenza anche di Cinquecentine, senza dimenticare le alcove, i corridoi e ogni stanza, completamente rimessa a nuovo, ampliando così ulteriormente le possibilità già infinite delle visite guidate in un labirinto di fascino e oggettistica pregiata. Come dimostra, per esempio, la stanza degli antenati, a conferma del grande valore che riveste per questa famiglia il legame con chi ha dato origine e sviluppo a un prestigioso albero genealogico.
“E’ come se avessi cambiato casa senza traslocare” ha scherzato, ma nemmeno troppo, Angelo Persico Licer, sottolineando come Villa Mina della Scala sia un vero e proprio gioiello nel cuore della Pianura Padana, equidistante da Parma, Cremona e Mantova, ma comunque appetibile anche per turisti internazionali. Al rilancio fisico e tangibile, per così dire, corrisponde un investimento forte su social network e canali di promozione, oltre che su iniziative particolari: alle aperture domenicale e festive, oltre che su prenotazione, si affiancano infatti tre notturni, con concerti e visite guidate dopo l’ora di cena, fissati già per il 23 e 30 giugno e per il 7 luglio. Un percorso ricco di storia e tradizione, un’occasione in più per il turismo casalasco.
Giovanni Gardani