On line il catalogo biblioteca 1996-2016: pezzo di storia (a tutti i livelli) della città
In questo catalogo troviamo davvero un pezzo di storia di Casalmaggiore con figure storiche lontane nel tempo o in qualche caso molto vicine o addirittura contemporanee: scorrere questo catalogo appena realizzato significa ripercorrere la cultura di Casalmaggiore degli ultimi vent’anni e, in senso lato, degli ultimi due-tre secoli.

CASALMAGGIORE – Un catalogo completo di tutte le pubblicazioni edite dalla Biblioteca Civica Mortara di Casalmaggiore negli ultimi vent’anni, per la precisione dal 1996 al 2016, dato che si parla di annualità concluse. L’importante documento è stato pubblicato nei giorni scorsi sul sito del comune di Casalmaggiore e raccoglie, nel complesso, 48 diversi volumi sempre a sfondo naturalmente culturale.
Gli ultimi libri pubblicati sono del 2016, appunto, e raccolgono le informazioni e la storia dell’iniziativa “Stupor Mundi Giappone” e in particolare della via italiana della seta, con testi di Valter Rosa, Vittorio Rizzi e Giuseppe Romanetti, e della mostra “Colpire nel segno: un secolo di grafica pubblicitaria nella Bassa” con testi di Lucia Miodini, fotografie di Antonella Pizzamiglio e grafica di Armando Chitolina (quest’ultima pubblicazione è il catalogo della mostra). La pubblicazione meno recente contenuta nel catalogo, del 1996, è invece “La scuola di disegno Giuseppe Bottoli” con testo e schede a cura di Valter Rosa e fotografie di Luigi Lena.
In questo catalogo troviamo davvero un pezzo di storia di Casalmaggiore con figure storiche lontane nel tempo o in qualche caso molto vicine o addirittura contemporanee: si pensi all’Abate Giovanni Romani e alle sue opere inedite (“ripescate” e pubblicare nell’anno 2001), al pittore Tino Aroldi con la sua antologica del 2002, al Museo del Bijou o meglio alla fabbrica dell’oro matto e alle sue maestranze (pubblicazione del 2003), a Goliardo Padova (2007), Italo Lanfredini (2008), Aldo Mario Aroldi (2010), Brunivo Buttarelli (2010), a don Paolo Antonini (2014) e a Martino Fiorattini (2015). Non mancano però anche monografiche sui museo cittadini (come il Diotti), oppure dedicate ad alcune operazioni di ristrutturazione, come ad esempio quella riguardante il cancello del cimitero di Casalmaggiore, senza scordare l’interessante esperimento portato avanti dai professori Marco Orlandi e Davide Gonzaga con “Intersezioni” (2004) con raccolta di poesie di poeti celebri inframmezzata dagli studenti dell’Istituto Romani, e le “Osservazioni sul dialetto Casalasco” (2008) di Andrea Bernini. Insomma: scorrere questo catalogo appena realizzato significa davvero ripercorrere la cultura di Casalmaggiore degli ultimi vent’anni e, in senso lato, degli ultimi due-tre secoli.
Giovanni Gardani