Casalmaggiore, al via la Città dei Bambini: commercio, associazioni e politica uniti
L'amministrazione aderisce alla rete delle città dei bambini promossa dal CNR, l'opposizione con il lavoro al Parco Romani, l'impegno legato alla sicurezza degli attraversamenti pedonali e l'impegno diretto nell'organizzazione.
CASALMAGGIORE – La Tangenziale dei Bambini compie un anno. Un anno di riconoscimenti, nazionali ed internazionali per una progettualità partita da un Comitato di genitori chiamato “Slow Town” e che ha ricevuto pubblicazioni e premi da ISPRA (Ente del Ministero dell’Ambiente), Legambiente e Commissione Europea tramite Eltis (Osservatorio della mobilità urbana europeo) e Europea Mobility Week (settimana europea della mobilità sostenibile).
Un’idea nata dalla consapevolezza che la sicurezza parte dai più piccoli, e che una città più sicura per loro è una città più sicura per tutti. Un progetto di rigenerazione urbana applicabile a molti centri storici italiani che quest’anno si arricchisce di due nuove idee, i “Metrobottega”, totem informativi turistico/commerciali che saranno installati in tutto il centro e linee “Metrominuto Bambini” a partire dalla Linea Blu progettata dall’Arch. Matteo Dondè, che permetterà di connettere, attraverso un percorso sicuro e continuo, pedoni e ciclisti dai quartieri residenziali esterni, le scuole, il centro storico, il fiume Po e la Tangenziale dei bambini.
Questi nuovi progetti che saranno inaugurati durante la manifestazione “Città dei Bambini” del 12, 13 e 14 maggio 2017 possono contare su un parternariato pubblico e privato di grande coinvolgimento sociale, che comprende quattro scuole, dieci associazioni del territorio tra sportive, di volontariato e benefiche e la presenza di una Rete di 120 Botteghe di prossimità.
Dalla provincia italiana in un paesino di 15 mila abitanti nasce un progetto di rigenerazione riconosciuto a livello europeo, che può aspirare a raccogliere fondi e finanziamenti ed essere copiato su larga scala da altre municipalità grandi e piccole italiane alle prese con la desertificazione commerciale e l’insicurezza delle strade per l’utenza debole.
E’ sul commercio e sull’associazionismo locale e sulla politica che l’idea di una città a misura di bambino ha compiuto passi da gigante. 120 botteghe, il grosso (a livello di iscritti) dell’associazionismo locale entrato direttamente o a sostegno, Comitato Slow Town, Persona Ambiente, Avis, Croce Rossa Italiana, Asd Atletica Interflumina E’ Più Pomì, Circolo Fotocine Casalasco, Rete Negozi Amici, Fiab Oglio Po, Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, Pro Loco, GEV.
Un cambiamento partito dal basso e sposato in toto dalla politica: nel corso della tre giorni sarà infatti l’amministrazione guidata dal sindaco Filippo Bongiovanni (che domani mattina sarà presente in via Favagrossa) ad annunciare l’adesione alla rete delle città dei bambini promossa dal CNR e l’opposizione ha messo del proprio in maniera diretta: il Listone con il lavoro al Parco Romani e l’appoggio della prima ora a tutte le iniziative e Casalmaggiore la Nostra Casa con l’impegno legato alla sicurezza degli attraversamenti pedonali (mozione votata con il solo voto contrario di Orlando Ferroni) e l’impegno diretto nell’organizzazione del mercatino dei bambini.
Qualcosa si muove insomma. Tornando al commercio, è di ieri l’intervento di Paolo Bocchi, uno dei commercianti che ha lanciato proposte in questa seconda edizione: “La Città dei bambini è un’iniziativa del Comitato slow town per rigenerare il tessuto urbano di Casalmaggiore, non si vuole chiudere al traffico il centro cittadino ma limitarne la velocità di circolazione entro i 30 orari per renderlo più sicuro, vivibile e fruibile per tutti anche grazie alla collaborazione dei commercianti. Il Centro Milarepa ha aderito con entusiasmo all’iniziativa infatti da sempre sosteniamo che la qualità della vita dipenda dal ritmo a cui siamo sottoposti, le attività che da anni proponiamo per riequilibrare corpo mente e spirito come lo yoga, lo shiatzu ed il tai chi chuan sono olistiche e dolci, mirano all’autoconsapevolezza e vanno sicuramente nella stessa direzione di slow town per questo le praticheremo appunto in strada invitando la cittadinanza ad unirsi a noi. Cenare in strada è un modo per riappropriarsi delle nostre vie”.
Via Favagrossa (interessata domani alle iniziative) ha diffuso ieri il programma Social dell’animazione della mattinata: “Vi aspettiamo con esposizione foto e disegni, laboratorio verde, laboratori di pittura da Portobello, Laboratorio “fotoinvia” di fotorastelli , fontana di cioccolata e dolcemerenda di Antichi Sapori, la nuova pizza de “IL DUOMO”, Lady cafè con il suo angolo salato, i palloncini di Boccadamo Sogni d’oro gioielleria e gadget da Undercolor Benetton, Gerevini gioielleria, Brunella acconciature, Tigotà, Extrò, Libreria il seme, Lucas Glen, Intimità, Glamour acconciature, Verzini sport, fiorieria Liolà. Vi aspettiamo numerosi”. Nel pomeriggio sarà il turno di via Baldesio con lo Yoga bimbi gratuito presso il Centro Milarepa 16:30 e 18:00. Al Parco di via Italia: attività dell’ASD Atletica Interflumina E’ Più Pomì dalle 17:00 alle 19:00. Dalle 17 via Cavour diventa social street: animazione serale a cura della Rete Negozi Amici dalle 17:00 alle 23:00. Importante il mercatino dell’usato gestito direttamente dai bambini e il laboratorio di sagome, in cui gli adulti realizzaranno le sagome che poi verranno poste ai passaggi pedonali delle strade per garantire una maggior sicurezza nell’ambito delle iniziative a favore dei più piccoli. Poi ancora Giocoliere, Spettacolo teatrale con bolle di sapone, Pizze, focacce, crepes, truccabimbi, pane e cioccolato.
Questa la Casalmaggiore 2.0. Una città che si riappropria delle sue strade, che cerca di viverle, in cui il commercio si unisce, in cui la politica ragiona con un fine più alto per il quale si possono trovare punti in comune, che lavora affinché la gente si incontri con iniziative a basso impatto e a basso costo. Una città colorata a tinte pastello: quelle dei bambini, quelle del futuro. Sembra un passo da poco, ma non lo è. Casalmaggiore é una città che ha scelto di muoversi: in maniera slow, in maniera vivibile. Una città viva e che vive. E’ un punto di partenza, ma già una linea spostata un po’ più in là dell’immobilismo e dell’accettazione passiva. Domani si apre la tre giorni dedicata ai bambini: l’unica incognita resta il tempo perché lo spirito c’è. Ed è quello giusto.
Nazzareno Condina