Pomponesco Medolese appuntamento playoff con i colori di questa terra nel cuore
"Se temo la Medolese? - spiega Bellini - No, temo solo il Pomponesco. Se giochiamo tranquilli possiamo fare risultato. L'importante è non sbagliare partita, come un mese e mezzo fa, per eccessiva tensione"

POMPONESCO – La miglior difesa del campionato (seconda Categoria, girone O) contro quella che doveva essere la squadra favorita per la vittoria. Almeno secondo i rumors, gli stessi che davano al Rapid United poche chanches per il salto di categoria. Le previsioni si sa, sono come foglie al vento. Il primo refolo se le porta via. Così è stato per il Rapid, che ha vinto il campionato. Così sperano sia i tifosi del Pomponesco.
Iniziano i playoff per il team della coppia Martignoni-Bergalesi. Un ottimo stato di forma e la possibilità di giocarsi le chanches di promozione in casa, davanti al pubblico amico (ore 16) e peraltro con due risultati utili su tre a disposizione. Ma non ci si lasci prendere troppo la mano da tre buone notizie. La Medolese è un avversario di quelli da prendere con le pinze e l’ultima sconfitta del Pomponesco (prima del filotto di vittorie con il quale è stato blindato il secondo posto) è stata proprio con la Medolese di bomber Bassi.
“Una squadra forte – spiega capitan Rocco Condello – che fa dell’agonismo il proprio punto di forza e lì davanti ha uno come Bassi capace di metterti sempre in difficoltà”. Due risultati su tre a disposizione, la forma ottimale e la rosa al completo: “Sui risultati è un calcolo che al limite va fatto sul finale di partita – prosegue – e non prima. Non si gioca mai per il pari, si va in campo per vincere. Arriviamo in un buono stato di forma, ed anche chi aveva tirato la carretta per tutto il campionato ha avuto modo di rilassarsi un po’ in queste ultime giornate. Ma sarà una gara difficile comunque”.
Rocco Condello è ufficialmente da quest’anno responsabile tecnico dell’attività giovanile. E’ il cuore e la storia di questa società. Una società, quella del presidente Gianfranco Bellini, che fa dell’autarchia il proprio motivo d’orgoglio. Un orgoglio testimoniato da chi va in campo. Al fianco dei tre (4 se consideriamo il giovane Buoli) giocatori d’esperienza, Condello, Pali e Pantaleoni, ci sono Gardini (’94), Costalunga (’96), Cortese (’96) e bomber Lana (’97), tutti made in Pomponesco. Senza considerare il fatto che a Boretto, in prestito, c’é Parmigiani.
“Arriviamo carichi e in forma all’appuntamento – spiega Gianfranco Bellini – e nelle ultime gare si è visto un buon Pomponesco. Mi auguro che continuino a giocare con la stessa tranquillità. In fondo stiamo sempre parlando di sport, non di una guerra e non della vita”.
L’orgoglio del presidente parte da lontano: “Se penso alla retrocessione di tre anni fa e al rischio che abbiamo corso di non iscriverci, mi torna il sorriso. Sono stati anni difficili, con poche risorse. Alla fine la scelta di ripartire dai ragazzi di Pomponesco si è rivelata vincente, ed i risultati sono qui a testimoniarlo. E non mi riferisco solo ai risultati sul campo. E’ il gruppo, è la forza che hanno, la voglia di stare insieme”.
Un pensiero per gli avversari: “Se temo la Medolese? – prosegue Bellini – No, temo solo il Pomponesco. Se giochiamo tranquilli possiamo fare risultato. L’importante è non sbagliare partita, come un mese e mezzo fa, per eccessiva tensione. Io comunque, al di là di come andrà, me la godo tutta. Dietro alla prima squadra c’è un’ottima società ed un settore giovanile che a medio e a lungo termine ci darà soddisfazioni. Se si vince saremo contenti, in caso contrario partiremo comunque con un ottimo gruppo anche l’anno prossimo”.
Un gruppo fatto quasi tutto di ragazzi di questa terra, che han calcato sin da piccoli il campo di Pomponesco. Un motivo in più, quello del cuore e delle radici. “Il lavoro ci sta ripagando – conclude Bellini – e il fatto che ci ripaghi soprattutto con ragazzi che ho visto crescere qui è la più grande delle soddisfazioni che un presidente possa provare”.
Nazzareno Condina