Cronaca

Terex Lentigione, 20 famiglie viadanesi a rischio. Raffaele: "Fateci lavorare!"

3 figli, due gemelle di 3 anni e una bimba di 11. Raffaele è uno dei 20 operai viadanesi della Terex di Lentigione che ora rischiano il posto. La chiusura sembra essere molto di più di una paventata ipotesi.

 

VIADANA – Da un giorno all’altro in un incubo. Quello del lavoro che non c’è più, quello della chiusura di un’azienda in cui ha lavorato per 15 anni con la speranza di darsi un presente decoroso e dare un presente ed un futuro dignitoso ai propri figli. Che sono 3, due gemelle di 3 anni e una bimba di 11. Raffaele è uno dei 20 operai viadanesi della Terex di Lentigione che ora rischiano il posto. Il rischio, allo stato attuale delle cose, è solo un eufemismo perché la chiusura sembra essere molto di più di una paventata ipotesi.

La Terex (Fantuzzi Reggiane) produce macchinari di sollevamento portacontainer. Nel 2009 viene venduta ad una multinazionale americana che poi nel gennaio di quest’anno la cede ad un gruppo finlandese, Konecranes, che ha altre due aziende simili in Francia e in Germania. “Qui non si vede nessuno e non arriva lavoro – racconta Raffaele – il 26 siamo stati convocati presso la sede di Confindustria. Ci hanno detto di prendere in considerazione l’opzione che la ditta possa chiudere. Ci hanno spiegato che una delle tre industrie chiuderà ed abbiamo pensato che quella da chiudere, visto che non arriva lavoro, sia proprio la nostra. Nelle altre due aziende fanno le nostre stesse macchine, qui sembra non vogliano investire”.

La situazione ha gettato nello sconforto altre 19 famiglie viadanesi: “Ci sono operai e impiegati che hanno molti anni di lavoro sulle spalle – prosegue Raffaele – ho fatto tanti anni di sacrifici per la mia famiglia. Ho tre bambini ed ho il mutuo della casa da pagare. Chiediamo di lavorare, quantomeno un chiarimento” spiega con la voce tremante. Raffaele, come tanti altri, è a presidiare la fabbrica. Un presidio permanente a difesa del lavoro che al momento non c’è, in attesa di capire quale sarà il suo destino che al momento presenta solo grandi nubi nere all’orizzonte. 158 lavoratori come lui stanno aspettando risposte che tardano ad arrivare in maniera chiara. “E’ inaccettabile – scrivono i sindacati – che una multinazionale leader di mercato, quale Konecranes, abbia acquisito tutto il gruppo Mhps della Terex e ora dichiari la non possibilità di prosecuzione dell’attività lavorativa mettendo sulla strada 158 lavoratori. Tutto ciò avviene senza che ad oggi nessun dirigente della multinazionale sia entrato nello stabilimento per analizzare direttamente la situazione ed individuare, insieme alle rappresentanze dei lavoratori, interventi per il recupero di efficienza e redditività dello stabilimento”.

Funziona così. Molte fabbriche chiudono e con loro i sogni e le speranze di tanti lavoratori. Perché poi è difficile essere reintegrati nel mondo del lavoro quando non hai più 20 anni. Raffaele aspetta con il pensiero fisso dei propri cari: “Voglio continuare a dare un futuro alla mia famiglia, continuare a lavorare” ci dice. Una speranza che continua a nutrire, nonostante tutto. E per la quale continua a lottare.

Nazzareno Condina

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