Politica

Rinuncia al bando CariVerona Federici chiede Consiglio Comunale per discuterne

Il presidente del consorzio servizi alla persona nonché assessore ai servizi sociali del Comune di Viadana ha inviato email in cui si rinunciava a partecipare, dopo che era stata non solo completata la progettazione e caricata a portale.

VIADANA – Un consiglio comunale aperto per discutere la mancata partecipazione del Comune di Viadana al Bando Cariverona ‘Welfare e Famiglia’. Questo quanto chiede il gruppo di minoranza del PD in Consiglio per bocca del suo capogruppo Nicola Federici.

“Premesso che il Consorzio servizi alla persona aveva manifestato l’interesse di partecipare al Bando della fondazione Cariverona “Welfare & Famiglia”. Visto che l’ultimo giorno disponibile e negli ultimi minuti il presidente del consorzio servizi alla persona nonché assessore ai servizi sociali del Comune di Viadana ha inviato email in cui si rinunciava a partecipare, dopo che era stata non solo completata la progettazione ma anche già interamente caricata a portale. Visto che tale progetto poteva portare circa 900.000 euro al territorio dell’Oglio Po su progetti che riguardavano Disabilità Psico Fisica e del disagio minorile.

Visto che in tale progetto erano coinvolte diverse fondazioni del territorio, Onlus, Istitituti scolastici ed altre associazioni che lavorano nel campo sociale. Riteniamo corretto avere un confronto e una spiegazione delle motivazioni che hanno portato a questa scelta. Visto quanto sopra si richiede la convocazione di un consiglio comunale aperto con il seguente ordine del giorno: Discussione in merito alla rinuncia da parte del presidente del consorzio servizi alla persona al Bando Cariverona “Welfare e Famiglia” del progetto “Family Coaching –  Agenzia Territoriale per la Famiglia”.

Come previsto dall’art.5 comma 3 del regolamento comunale “Su proposta del Presidente, del Sindaco o della Conferenza di Capigruppo , a maggioranza dei suoi componenti, si può stabilire che l’adunanza del Consiglio si tenga eccezionalmente in luogo diverso dalla sede comunale, quando ciò sia reso necessario dall’inagibilità od indisponibilità della sede stessa, o sia motivato da ragioni di carattere sociale che fanno ritenere opportuna la presenza del Consiglio in luoghi ove si verificano situazioni particolari, esigenze ed avvenimenti che richiedono l’impegno e la solidarietà generale della Comunità”, si richiede che tale consiglio comunale sia organizzato in un luogo che abbia la capacità di accogliere la cittadinanza interessata al dibattito e le persone interessate al progetto.

Si prega d’invitare a tale consiglio comunale aperto: Tutti i sindaci facenti parte del consorzio servizi alla persona Tutti i presidenti o direttori delle fondazioni e delle associazioni coinvolte nel progetto Presidente e/o direttore del GAL oglio Po che ha provveduto alla progettazione del bando Presidente e/o tecnici della provincia di Mantova Eventuali altri enti o persone coinvolte nel progetto”.

redazione@oglioponews.it

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