Cronaca

Viadana e il suo territorio contro l'azzardo con Ats, scuole e parecchi comuni

Il comune di Viadana investirà 5.600 euro, mentre i comuni di Commessaggio, San Martino dall’Argine, Rivarolo Mantovano, Marcaria e Gazzuolo e il Consorzio Servizi alla Persona metteranno a disposizione 100 euro ciascuno. Ma nel progetto presentato in Regione per il bando vi sono anche gli istituti scolastici della zona.

VIADANA – Si chiama “Azzardo: se questo è un gioco” ed è il maxi progetto che coinvolge Viadana come comune capofila ma anche tanti altri comuni della parte mantovana del comprensorio Oglio Po. Approvato con delibera di giunta numero 74 lo scorso 13 aprile nell’ambito del bando regionale per gli enti locali per lo sviluppo e il consolidamento di azioni di contrasto al gioco d’azzardo patologico, il progetto prevede un investimento complessivo di 37.500 euro per un contributo di Regione Lombardia pari a 30mila euro.

Il comune di Viadana investirà 5.600 euro, mentre i comuni di Commessaggio, San Martino dall’Argine, Rivarolo Mantovano, Marcaria e Gazzuolo e il Consorzio Servizi alla Persona metteranno a disposizione 100 euro ciascuno. Ats Valpadana e Asst Cremona contribuiranno con 150 euro a testa, mentre tra i partner pubblici rientrano anche le scuole: la Vanoni e la Parazzi di Viadana, l’Istituto Dosolo e San Matteo di Viadana, l’Istituto Comprensivo di Sabbioneta (con la primaria e secondaria di Gazzuolo e la primaria di Commessaggio), l’Istituto di Bozzolo (con la primaria di San Martino e la primaria e secondaria di Rivarolo Mantovano) e l’Istituto comprensorio Castellucchio (con la primaria di Marcaria) investiranno 100 euro ciascuno. Cinquanta euro anche dalla Cooperativa Umana Avventura, mentre l’altro partner privato Onda metterà a disposizione 200 euro. Tutto questo per quanto concerne la prima voce di spesa, legata alle risorse umane. Il comune di Viadana (50 euro) e Onda (100 euro) investiranno altre quote per spese generali connesse al progetto. La scadenza del 14 aprile è stata così rispettata e il comune attende ora con discreto ottimismo l’esito del bando regionale, in virtù anche dell’ampio numero di soggetti coinvolti, che dovrebbe fare lievitare il punteggio del progetto in sede di valutazione.

Nel caso specifico di Viadana, il bando assegna a progetti presentati a cura di un capofila di progetto che non ha sviluppato azioni di contrasto utilizzando le risorse del bando 2015 e che non abbia tra gli attuali partner pubblici i soggetti che abbiano usufruito del contributo (Linea 2), un contributo a fondo perduto non inferiore a 5.000 euro e non superiore a 30.000 euro. I progetti presentati dovranno sviluppare, a scelta del proponente, azioni nei seguenti ambiti: convegni, incontri mirati per target di popolazione in luoghi di aggregazione specifici; possibilità di formazione di volontari, animatori, educatori, assistenti sociali, giovani e/ostudenti, responsabili delle risorse umane nelle aziende; integrazione con azione delle ATS/ASST (numeri telefonici, sportelli di primo ascolto) con consulenze anche di carattere legale per situazione debitoria, lavorativa; individuazione e geolocalizzazione dei luoghi sensibili; censimento delle newslot/AWP e VLT collocate nei singoli esercizi e delle relative date di scadenza del contratto stipulato tra l’esercente e il gestore (ovvero il noleggiatore delle apparecchiature da gioco); azioni No Slot, per esempio ideare attività sociali per impegnare il tempo libero in grado di offrire alternative gratificanti e gratuite per i diversi target o in grado di fidelizzare la clientela di un locale No slot; controllo e vigilanza svolti da soggetti istituzionali deputati al fine delle previsioni poste dalla normativa nazionale e regionale con trasmissione periodica a Regione Lombardia dell’esito dei controlli e delle sanzioni effettuate.

G.G. 

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