Cultura

Villa Medici del Vascello: apertura da record: è arrivato anche l'Ermellino Sintetico

Gli ingressi di visitatori paganti hanno superato quota 500 e per soddisfare l'eccezionale richiesta sono state effettuate ben 15 visite guidate per altrettanti gruppi. Inaugurata con successo anche la mostra l'Ermellino Sintetico di Veronica Chessa ispirata alla "dama".

SAN GIOVANNI IN CROCE – All’apertura ufficiale della stagione turistica, Villa Medici del Vascello ha fatto subito il botto. Complice la Pasquetta favorevole dal punto di vista meteorologico e  “il ritorno a casa” di Cecilia Gallerani, grazie alla mostra “L’ermellino sintetico”, in paese il fermento è stato evidente fin dal mattino. Coppie, famiglie con bambini, turisti italiani e stranieri, gruppi organizzati o semplici comitive di amici, con qualcuno che, prima dell’ingresso, ha anche approfittato dei bar vicini per una colazione al volo. Gli ingressi di visitatori paganti hanno superato quota 500 e per venire incontro a questa grande richiesta, sono state effettuate ben 15 visite guidate per altrettanti gruppi. Rispetto al 2016 c’è stato un aumento considerevole e il sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari, esprime così tutta la sua soddisfazione. “Eravamo andati vicini ai 500 ingressi due anni fa, ma questa volta il tetto è stato ampiamente sforato. Francamente non mi aspettavo un successo così grande subito, all’apertura. Il turismo di Pasquetta ha premiato il lavoro e i progetti che stiamo portando avanti per la Villa. Ringrazio tutti i ragazzi dello staff che sono stati splendidi nel rispondere alle esigenze dei visitatori, facendo sì che anche dal punto di vista organizzativo tutto filasse liscio. Questo ci è di stimolo per ampliare ancora di più la proposta legata al complesso architettonico e naturalistico di Villa Medici del Vascello e presto annunceremo altre novità”. Oggi sono giunti turisti provenienti dal territorio ma anche da Emilia Romagna, Toscana, Veneto, senza dimenticare la zona del milanese e i turisti tedeschi in vacanza sul Lago di Garda. Ora la struttura sarà aperta tutte le domenica e i festivi e nei giorni feriali su prenotazioni.

La Pasquetta, soleggiata, ma non troppo calda, ha reso giustizia ai tesori architettonici e naturalistici custoditi nel parco, mentre le sale interne al primo piano della Villa hanno registrato un via vai continuo lungo il percorso espositivo dell’artista Veronica Chessa, tutto dedicato a Cecilia Gallerani e strutturato in tre sezioni: Passeggiate in Giardino, Presenze in Villa e Notti a Palazzo. La pittrice e illustratrice, partendo dall’icona leonardesca, ha realizzato ben sessanta versioni della “dama con ermellino” in chiave surreale e contemporanea. Ogni opera più che una “rivisitazione” dell’originale della “dama” è “una visione” fortemente centrata su Cecilia Gallerani. Una donna dalle mille sfaccettature, la cui storia e personalità, nelle opere esposte, emergono con potenza sorprendente. I dettagli che rendono unico ogni quadro rimandano a tratti caratteriali poco conosciuti di Cecilia, o a riferimenti storici ben precisi. Particolari che l’artista sa mixare con sensibilità e raffinatezza. L’esposizione della camaleontica dama con ermellino sintetico all’interno di Villa Medici del Vascello, da quanto si è visto questa mattina stimola la curiosità di grandi e bambini. Ognuno a cercare la propria dama preferita, o a immaginarne una “propria” da poter aggiungere idealmente alla collezione. Ai più ortodossi può forse risultare dissacrante, ma slegata da ogni logica puramente estetica di confronto con l’opera originale, la moderna mostra di Cecilia collocata nelle storiche sale della Villa ha un indubbio appeal.

Quest’ultima è una questione che mi sono posto – rivela il sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari – ma la rielaborazione di Veronica è talmente personale che risulta totalmente altra cosa rispetto all’opera di Leonardo. Sono davvero tanti quelli che ci contattano per poter esporre i loro lavori ispirati alla “Dama con l’ermellino qui alla Villa, ma la sua proposta ci ha subito emozionato e convinto per la originalità e raffinatezza”. L’impegno artistico di Veronica Chessa sulla figura di Cecilia Gallerani è iniziato nel 2010, quando con il quadro (70×90 dipinto con colori acrilici) che fa da matrice a tutta la mostra, la “pintora di principesse” giunge tra i finalisti del concorso “Dal Rinascimento all’arte contemporanea” organizzato dalla Rivista “Aperitivo Illustrato”. “Da lì è nato – racconta Veronica Chessa, presente stamane a San Giovanni in Croce – il progetto per una mostra alla “Piscina Comunale” di Milano, spazio espositivo che dedica particolare attenzione ai giovani artisti. E così nel 2015 l’”Ermellino Sintetico” si è moltiplicato”. La dama tanti volti, epoche diverse ed ambientazioni oniriche, in un percorso che però risulta incredibilmente coerente con la fierezza e il mistero ispirati dall’icona leonardesca. “La mia preferita – ci confessa sorridendo l’artista – è quella con il cappucetto rosso“.

All’inizio – prosegue la “pintora di principesse” – non sapevo molto di Cecilia Gallerani, poi mi sono appassionata a lei. Con studi e ricerche l’ho sentita sempre più vicina, finchè l’ho fatta mia, per non profanare l’opera originale. Non mi piace quando usano la dama e la camuffano. Piano piano è cresciuto in me il desiderio forte di poterla riportare in qualche modo a casa. Nel 2016 ho preso contatti con il Comune e il 23 ottobre scorso finalmente sono potuta venire a San Giovanni per poter fare alcuni scatti nella Villa e poter ambientare Cecilia nei suoi spazi. Così sono nate queste opere inedite”.

Tecnicamente infatti per le opere di Veronica Chessa si può parlare di stampe fotografiche del quadro principale rielaborate attraverso fotoritocchi digitali e interventi pittorici.

L’elemento che ci è piaciuta molto – sottolinea Laura Nardi, Responsabile delle Relazioni Esterne di Villa Medici del Vascello – è che in questo percorso rivive il legame tra la Dama con l’Ermellino e la Villa. Il collage fotografico ha permesso di ambientare Cecilia Gallerani in quella che fu la sua nobile dimora, dal loggiato al giardino fino al parco secolare che circonda il complesso architettonico. E c’è anche un richiamo al territorio, con un’opera che ritrae la dama nel Duomo di Cremona.

Senza contare – conclude – che la mostra sarà anche un punto di partenza per alcuni laboratori dedicati ai ragazzi che si terranno domenica prossima nella nuova aula didattica da poco inaugurata al piano terra”.

Maria Luisa Rancati

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