Cronaca

Avis e il dono del sangue: serata di testimonianze e non solo per spiegare la donazione

I medici Massimo Crotti del dipartimento di Medicina trasfusionale di Cremona e Laura Sanfilippo del centro Trasfusionale dell’Oglio Po, assieme all'infermiera professionale Antonella Rossi hanno spiegato tutti i segreti della donazione, mentre nella seconda parte, più motivazionale, Andrea Devicenzi ha fatto da testimonial.

CASALMAGGIORE – Una sala, un centinaio di persone, un messaggio: donare il sangue può salvare una, cento, mille vite. Così l’Avis di Casalmaggiore ha invitato la cittadinanza a fare questa scelta, proponendo un dibattito dal doppio volto, sia tecnico che motivazionale nell’evento organizzato dall’Avis Pedale Casalasco presso la sede casalese e non a caso introdotto dal saluto del presidente della società ciclistica amatoriale Rosolino Scappini e dal tesoriere Massimo Mantovani. Metà degli iscritti al club, infatti, sono donatori e fare sport aiuta a mantenersi sani e in salute e, dunque, ad essere pronti e idonei per concretizzare questa scelta.

Condotta da Gian Matteo De Simone e da Elisabetta Alberici, la serata ha visto il saluto video del campione olimpico Simone Raineri e dell’olimpionico di Rio 2016 Fausto Desalu, mentre subito dopo Carlo Stassano, presidente dell’Atletica Interflumina, ha ringraziato l’associazione per l’idea di questa serata, perché in una società che non aiuta è giusto promuovere il dono del sangue, troppo spesso ritenuto legato a un mondo solo per adulti e anziani.

Dopo un video di introduzione tecnica, in cui sono stati spiegati i vari passaggi sottesi all’atto della donazione, il presidente del comitato di Casalmaggiore Stefano Assandri ha rivelato come in passato spesso il passaparola fosse decisivo, ricordando i dirigenti di Casalese e Interflumina che portavano i ragazzi a donare. Casalmaggiore, con la sua sezione che ha da poco festeggiato 65 anni, nel 2010 ha superato 300mila donazioni, con 3300 donazioni in media l’anno e 1200 donatori, quota importante che però da 7-8 anni non viene superata. Da qui la richiesta di uno sforzo in più.

I medici Massimo Crotti del dipartimento di Medicina trasfusionale di Cremona e Laura Sanfilippo del centro Trasfusionale dell’Oglio Po di Casalmaggiore, assieme all’infermiera professionale Antonella Rossi hanno spiegato tutti i segreti della donazione, mentre nella seconda parte, più motivazionale, Andrea Devicenzi ha fatto da testimonial, ricordando l’importanza del dono del sangue dopo il suo incidente, che a 17 anni portò all’amputazione della gamba. Dopo di lui hanno parlato anche due donatori quasi agli antipodi, il primo con 150 donazioni alle spalle, il secondo novello: questi hanno spiegato le diverse motivazioni della scelta viste da prospettive e generazioni distanti nel tempo.

Alla fine, i ragazzi del Centro Riabilitativo Psichiatrico seguiti da Daniela Borella, non potendo donare, hanno voluto comunque lasciare un forte segnale all’Avis, regalando un concerto con tre brani musicali da loro scritti sul tema (e pure sulla loro esperienza), molto apprezzati dal folto pubblico che ha chiuso così in allegria la serata.

Giovanni Gardani

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