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Rebecca conquista il "suo" pubblico: e il Comunale è un'ovazione unica per Galà

“Qualcuno dice che è dispiaciuto per chi non è riuscito a entrare - ha detto Romanetti - ma magari questa può essere la molla per organizzare una nuova serata, magari anche un paio, con Rebecca e questi grandi ballerini. Vedremo di metterci in pista”.

CASALMAGGIORE – Il sindaco Filippo Bongiovanni, che gentilmente ha concesso il palco reale del Teatro Comunale alla famiglia, lo ha definito come il miglior spettacolo al quale ha assistito a Casalmaggiore. E in effetti la stella, anzi in francese l’etoile, era davvero attesa: è stato il gran ritorno di Rebecca Bianchi, il primo dopo il maggio 2013, il primo da quando Eleonora Abbagnato l’ha nominata prima ballerina dell’Opera di Roma, nel teatro di casa, dove è cresciuta con la scuola Dimensione Danza di Nilla Barbieri. Da lì Rebecca, classe 1990, di strada ne ha fatta parecchia, come lo stesso sindaco ha rimarcato. “Ha viaggiato più Rebecca di tutti noi probabilmente – ha spiegato il primo cittadino dal palco. Partendo da Casalmaggiore per arrivare a Milano, Roma, Mosca, Parigi, sui principali teatri del mondo”.

Una serata speciale, un tutto esaurito annunciato da tempo e confermato, tanto che qualcuno non ce l’ha fatta a prendere posto, pur provando lo stesso a stare in coda: scene (quelle della gente fuori dall’ingresso del teatro) che la dicono lunga sull’affetto che Casalmaggiore prova per la sua Rebecca e che potrebbero spingere il direttore artistico Giuseppe Romanetti a concedere un bis. “Qualcuno dice che è dispiaciuto per chi non è riuscito a entrare – ha detto Romanetti – ma magari questa può essere la molla per organizzare una nuova serata, forse anche un paio, con Rebecca e questi grandi ballerini. Vedremo di metterci in pista”.

Lo spettacolo, dal titolo Galà di Stelle e a cura di Daniele Cipriani, domenica sera ha visto in scena dieci ballerini, cinque donne e cinque uomini, tra i migliori del panorama giovanile italiano. Le coreografie di Roland Petit, con “Il Pipistrello” su tutte, lo “Schiaccianoci” di Peparini, e ancora “La bella addormentata” e “Il Lago dei cigni” di Ciaikovsky. Un’emozione per il pubblico e un’emozione per Rebecca, che ha danzato, tra gli altri, con Claudio Cocino, primo ballerino dell’Opera di Roma, emozionata nel saluto finale dopo la targa donatale dal comune di Casalmaggiore assieme ai fiori della scuola Dimensione Danza, dove la sua stella ha iniziato a illuminarsi. “Buona sera – ha esordito, visibilmente contratta – è una grande gioia diffondere il mio lavoro e la mia arte e portarla in giro per il mondo. Ma esibirmi qui a casa mia, con le tante persone che condividono e gioiscono per i miei successi e i miei percorsi, è davvero particolare. So che molti, da quando ero piccola, mi seguono anche tramite i miei famigliari”.

Seguita dal marito e dai due figlioletti, oltre che da mamma (commossa dalla standing ovation finale), papà e sorelle, Rebecca alla fine si è concessa per qualche battuta, partendo dall’investitura giunta pochi mesi fa nientemeno che da Carla Fracci. “Per me è un onore che lei possa pensare questo di me: è stata la signora Fracci a scegliermi al Teatro dell’Opera e quindi sono molto legata al suo giudizio su di me e sui giovani ballerini. Condividere la mia arte con il mio paese, ripeto, è molto significativo, anche perché esibirsi in questo teatro è piacevole: è piccolo, ma davvero bello e il pubblico ti aiuta”. Già, un teatro piccolo ma mai così caloroso, in attesa di tornare a conquistare la Capitale. “Abbiamo in serbo una bella programmazione e aspettiamo sempre sorprese, che la vita ci riserverà: mai dire mai. Rimango prima ballerina dell’Opera di Roma e il cartellone è importante: ma più di tanto non posso svelare” sorride Rebecca e saluta, in attesa del prossimo passo sulle punte.

Giovanni Gardani

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