Novellara, altri pescatori di frodo denunciati: sequestrato un quintale di pesce
Anche qui, come nel casalasco, una banda di rumeni coinvolta. La pesca in Po è divenuta una piaga che gli uomini dei carabinieri e quelli della polizia provinciale tentano di arginare
NOVELLARA – Hanno cercato di eludere i controlli imboccando una strada ghiaiata alla periferia di Novellara ma sono stati notati e raggiunti dai carabinieri della locale stazione che hanno poi compreso i motivi di tale condotta di guida. Gli occupanti dell’autovettura, tre cittadini romeni, sono infatti risultati essere pescatori di frodo: all’interno della vettura i carabinieri hanno infatti rinvenuto oltre un quintale di pesce che i tre romeni avevano pescato poco prima nelle acque del fiume Po. Un grosso smacco alla pesca di frodo molto diffusa anche nella bassa reggiana. Il pescato in genere viene poi trasportato nei paesi dell’est dove alcune specie presenti nel Grande Fiume sono molto ricercate. L’attività condotta dai carabinieri di Novellara, con il supporto della Polizia Provinciale di Reggio Emilia, oltre alla denuncia dei 3 rumeni ed al sequestro del pescato, ha portato a sequestrare anche 2 gommoni utilizzati per il bracconaggio e l’attrezzatura per la pesca abusiva tra cui una batteria e cavi elettrici per la pesca con scossa. L’origine dei fatti l’altra notte intorno alle 3,00 quando in via Cartoccio una pattuglia della stazione carabinieri di Novellara nel corso di un servizio di controllo del territorio notava un’autovettura con tre persone a bordo che alla vista della pattuglia imboccava una strada ghiaiata quasi a voler evitare i controlli. I militari raggiungevano la vettura che veniva fermata: a bordo tre cittadini rumeni identificati in un 32enne residente a Livorno, un 29enne e un 46enne, questi ultimi due senza fissa dimora. I motivi di tale condotta elusiva sono stati subito compresi dai carabinieri nel proseguo dei controlli che hanno portato a rinvenire oltre un quintale di pesce costituito da una trentina di carpe, una decina di siluri e un lucio perca che venivano sequestrati unitamente a due gommini utilizzati per la pesca di frode, due sacchi con reti da pesca, una batteria e cavi elettrici. Il pescato, con l’ausilio della Polizia Provinciale intervenuta a supporto, verrà distrutto mentre le attrezzature di pesca e i gommoni verranno confiscate. I 3 rumeni venivano denunciati per pesca abusiva.
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