Cronaca

Commosso saluto a Primo Ferrari: stamattina i funerali in Santo Stefano

La bara di legno di mogano sovrastata da due ghirlande rispettivamente inviate dalle maestranze di Sterilgarda e Icla, è stata salutata da un picchetto della Croce Rossa, prima della partenza per il cimitero di Colorno.

CASALMAGGIORE – Cerimonia funebre sobria e contenuta quella di questa mattina in Duomo per rendere l’estremo saluto a Primo Ferrari. Moltissima la gente, parecchia della quale giunta da Castiglione delle Stiviere dove c’è la sede della Sterilgarda già alle 9 in via Adua dove è partito il corteo davanti l’abitazione. E poi in Duomo, per il rito funebre celebrato da don Cesare Nisoli. Per l’Icla di Casalmaggiore, l’altra azienda del latte fondata da Ferrari, assieme al socio Sartori, era presente l’amministratore Luigi Ghisini oltre alle parecchie persone che avevano avuto modo di conoscere il “dottore” come veniva chiamato rispettosamente  dalla gente di Casalmaggiore. In prima fila i parenti più stretti  partendo dal figlio unico Giampaolo con l’assistente indiano che lo segue da parecchi anni. E poi la cognata del defunto, nipoti, cugini e tutti gli altri congiunti. Durante l’omelia il parroco ha avuto parole di conforto proprio per Giampaolo e poi per tutti gli altri parenti ricordando il grande attaccamento di Primo al lavoro. Una passione da cui non riusciva a sganciarsi arrivando in azienda sino a pochi giorni prima di spegnersi sulla soglai dei 94 anni. Poi don Cesare ha fatto un lungo discorso sul Vangelo ricordando la passione di Gesù con la nascita, morte e resurrezione del figlio di Dio. Fuori dalla Chiesa l’amico Mino Zani ha ricordato le lunghe partite a tennis all’Eridanea con Primo Ferrari cui partecipava pure, con abilità e temperamento pure il figlio Giampaolo. Presente alla cerimonia funebre anche la presidente del Rotary Club Casalmaggiore, Viadana Sabbioneta Elena Anghinelli in omaggio alla lunga frequenza nel sodalizio sia di Primo che della consorte Lia morta due anni fa. La bara di legno di mogano sovrastata da due ghirlande rispettivamente inviate dalle maestranze di Sterilgarda e Icla, è stata salutata da un picchetto della Croce Rossa, prima della partenza per il cimitero di Colorno.

Rosario Pisani

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