Cronaca

Brescia-Parma linea nera: maggioranza e minoranza il 4 aprile dall'assessore Sorte

In questo modo verrà anche rispettato l’impegno, preso dopo avere votato favorevolmente una mozione del gruppo del Listone in consiglio comunale, di incontrare appunto gli organi politici preposti per sottoporre con forza i problemi della tratta Brescia-Parma.

CASALMAGGIORE – La linea ferroviaria Brescia-Parma, con Casalmaggiore al centro? E’ finita nella lista nera stilata dalla stessa Trenord, assieme ad altre sei tratte lombarde, e quindi darà diritto al bonus per i pendolari che la frequentano, con relativo sconto. Sin qui una notizia tutto sommato attesa e sacrosanta, oltre che già rivelata nelle scorse ore.

Quello che invece costituisce una novità è il fatto che il comune di Casalmaggiore, proprio per discutere delle condizioni critiche di questa linea, ha ottenuto il prossimo 4 aprile un incontro con l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte: un incontro al quale parteciperanno il sindaco Filippo Bongiovanni, il vice Vanni Leoni e anche i capogruppo di maggioranza e minoranza. Non è una mossa politica di poco conto, perché andare a Milano, al tavolo regionale, a parlare unendo le forze può risultare molto significativo, perché sottolinea come l’esigenza sia sentita non solo da una parte politica ma dall’intera rappresentanza consiliare dei cittadini di Casalmaggiore. In questo modo verrà anche rispettato l’impegno, preso dopo avere votato favorevolmente una mozione del gruppo del Listone in consiglio comunale, di incontrare appunto gli organi politici preposti per sottoporre con forza i problemi della tratta Brescia-Parma.

Non si parlerà soltanto di questo, comunque, il 4 aprile: i rappresentanti del comune casalese, infatti, intendono sottolineare come il Tibre ferroviario possa essere considerato una buona soluzione, preferendo però la variante che tocca Parma, e dunque mette al centro Casalmaggiore e Piadena, piuttosto che quella, più costosa, che prevede il passaggio da Verona. Le due linee, le due questioni, non sono parallele: ecco perché la speranza è che, ragionando sul doppio orizzonte, una risposta concreta al dilemma giornaliero di centinaia di pendolari possa davvero essere trovata.

G.G. 

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