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Canneto: il toto-vicesindaco continua e non si escludono a breve altre dimissioni

Nel Consiglio Comunale che affrontava questioni come DUP e bilancio di previsione, la curiosità maggiore era per le comunicazioni sul vicesindaco. L'attesa è stata vana e ora tra i papabili ci sarebbe anche Giancarlo Cavagnoli. Dopo le dimissioni di Appiani poi, potrebbero arrivare presto quelle dell'assessore Alberini.

CANNETO SULL’OGLIO – I cannetesi che ieri sera, martedì 21 marzo, hanno deciso di presenziare alla seduta del Consiglio Comunale per conoscere il nome del nuovo vice sindaco sono rimasti delusi. Quando, dopo quasi due ore, dedicate per lo più all’approvazione del piano triennale dei lavori pubblici (tra cui spicca la realizzazione della nuova scuola primaria), degli aggiornamenti al DUP e del bilancio di previsione triennale, si è finalmente arrivati all’ultimo degli undicesimi punti previsti all’ordine del giorno, ovvero: “Comunicazioni del sindaco”, in sala l’atmosfera si è cristallizzata. Simile a quella di una nota trasmissione televisiva nel momento in cui il concorrente di turno deve aprire il suo ultimo pacco. La suspence però, ha lasciato ben presto spazio alla delusione: il sindaco Raffaella Zecchina, ha infatti brevemente relazionato l’assemblea su modalità e tempistiche delle dimissioni date dal vicesindaco Angelo Appianigiunte in data 15 marzo all’Ufficio Protocollo del Comune”, aggiungendo il rispetto dovuto per le motivazioni della scelta fatta, (ufficialmente ignote), nonché i ringraziamenti per l’operato svolto e l’auspicio che la vicenda “non venga strumentalizzata politicamente”. Fine delle trasmissioni.

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Nessun cenno sulla nomina del successore. E così il vuoto lasciato dalle due seggiole sguarnite alla sinistra del primo cittadino, ovvero quelle solitamente occupate da Appiani e, in un passato ormai non più molto recente, dal consigliere nonchè ex sindaco Pierino Cervi, ha assunto dimensioni cosmiche. Impossibile da ignorare. Come falle apertesi nello scafo di una nave in balia della tempesta, che deve comunque trovare il modo di approdare in porto. Altra acqua potrebbe essere imbarcata presto se, come sembra, anche l’assessore ai servizi sociali Barbara Alberini, rassegnerà a breve le dimissioni. Quella di fare giungere una comunicazione in merito all’Ufficio Protocollo del Comune sarebbe del resto mossa coerente con le assenze ormai costanti ai Consigli comunali. (E non è detto che Cervi, prima o poi, non faccia altrettanto)

A far da contraltare alle seggiole vuote al di là del tavolo, ce n’era però anche una occupata, posta al di qua, “in platea”. Cioè quella su cui era seduto, in prima fila, Giancarlo Cavagnoli, già assessore nella prima amministrazione Cervi, una militanza pluriennale nella locale sezione Avis e nella “Pro Loco che fu” (e che forse di nuovo sarà). La sua presenza in sala infatti non è passata inosservata. Per poter essere nominato vicesindaco però, Cavagnoli prima dovrebbe essere nominato assessore esterno. Magari ereditando le deleghe di Appiani, oppure quella alla cultura attualmente appannaggio del sindaco Zecchina. In mancanza di certezze, dunque, il toto vicesindaco continua. Candidato credibile sarebbe Diego Redini, attuale assessore all’ambiente, al territorio e all’agricoltura, oltre ad Attilio Facconi, che, per motivi anagrafici (è l’assessore più anziano) sarebbe l’erede “naturale”. Tuttavia, il silenzio ininterrotto di quest’ultimo nel consiglio di ieri sera, anche su questioni su cui “è esperto”, come la Mille Miglia, hanno abbassato notevolmente le sue “quotazioni”. E’ difficile immaginare un vicesindaco che non parla in sede istituzionale, come ha fatto appunto Facconi durante tutto l’ultimo consiglio. Confermando tra l’altro il paradosso citato in apertura di seduta da Bottarelli: “da quando c’è l’assessore alla comunicazione, le comunicazioni hanno subito una brusca involuzione” (nella foto gli assessori Facconi e Redini e per ultima il sindaco Zecchina)

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Eppure le occasioni per parlare a Facconi non sono mancate. Il penultimo punto infatti era relativo all’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Cittadini per Canneto proprio sul passaggio della Mille Miglia del prossimo 21 maggio. Il Capogruppo della minoranza in Consiglio Gianluca Bottarelli, ha chiesto all’Amministrazione di relazionare sui costi della manifestazione al di fuori del contributo di 5 mila euro già stabilito dalla Convenzione con Mille Miglia Srl. Il Sindaco Zecchina ha risposto che non potendo fare la rendicontazione di un evento in programma fra due mesi, teneva però a relazionare i presenti su cosa fosse veramente la Mille Miglia. E lo ha fatto con un “trattato “ appassionato, a tratti intrepido. Ispirato alla storia della manifestazione (a Canneto passò nel 1927) e con passaggi accorati. Uno su tutti: la definizione della tappa cannetese della Mille Miglia “come la corsa più bella del mondo che passa nel paese più bello del mondo”. Da un lato la spiegazione sulla gara data da Raffaella Zecchina, ha aiutato i presenti a capire meglio la portata dell’evento che interesserà Canneto (con indubbio ritorno dal punto di vista della visibilità). Dall’altra però è stata un’implicita ammissione del fatto che la corsa, almeno in paese, è ancora una realtà di nicchia, dai più poco conosciuta. (In caso di passaggio del più nazional popolare Giro d’Italia probabilmente non ci sarebbe stato bisogno di un intervento a scopo didascalico). (nella foto i consiglieri di minoranza)

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Il Sindaco ha dato quindi un annuncio importante: la competizione per il Comune sarà “a costo zero”. Tutte le spese, anche quelle fisse già previste, saranno pagate da terzi (soggetti non identificati nemmeno su precisa richiesta della minoranza). Punto e stop. L’Assessore Massimo Arienti di “Canneto sei tu” ha chiesto legittimamente come mai a rispondere all’interrogazione sulla Mille Miglia non fosse l’Assessore Facconi, che pareva l’ovvio incaricato della questione (anche solo per il fatto di aver partecipato insieme al Sindaco alla presentazione della gara a Brescia e aver tenuto conferenza in materia con altri relatori a febbraio al Teatro Pagano). Il Sindaco ha risposto che era lei, la persona che doveva rispondere, in quanto Presidente del Consiglio Comunale. Solo un dettaglio dunque che per tutte le altre osservazioni sollevate in precedenza dalla minoranza sui vari punti dell’ordine del giorno, sia stata ceduta la parola agli assessori o ai consiglieri competenti per materia (vedi Redini ed Ennio Rossi). Così il Consiglio di ieri ha certificato che: il clima politico è sempre più pesante; che la maggioranza deve ricompattarsi in fretta, possibilmente prima di perdere altri pezzi, e trovando magari anche risposta al quesito posto nel suo duro intervento dal consigliere di minoranza Nicolò Ficicchia di “Canneto in testa”, ossia: “In che modo l’amministrazione Zecchina vuole lasciare il segno nella nostra storia municipale?“.

Marialuisa Rancati

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