Cronaca

Elisabetta e Teresa, il successo di 'Viva Vittoria' passa anche dalle loro mani

In breve tempo hanno confezionato coperte che sono risultate tra le più apprezzate e le meglio pagate. All'evento hanno partecipato vari enti, associazioni, comitati, circoli, gruppi informali e persone singole di Cremona e provincia

 

CASALMAGGIORE – Per merito di Elisabetta e Teresa de “La Dolce Caffetteria”, anche Casalmaggiore ha partecipato al progetto VivIMG_6187a Vittoria, nato nel 2015 a Brescia in piazza Vittoria e riproposto in piazza del Comune a Cremona lo scorso 5 Marzo; moduli in maglia 50×50 cm, uniti con un filo rosso, hanno dato vita a splendide coperte, ognuna firmata da chi l’ha realizzata, che hanno permesso di raccogliere circa 18.000 euro a beneficio di Casa Aida, una struttura di seconda accoglienza e ad indirizzo segreto, per le donne vittime di violenza, un luogo sicuro in cui allontanrsi dalla relazione malata e ricostruire la propria autonomia e la propria vita in tranquillità. La piazza, già bellissima di per sé, è stata tappezzata da 800 coloratissimi capolavori, tutti realizzati a mano da moltissime donne tra cui Elisabetta, Teresa e alcune loro clienti.  Monica Vangi, segretario della CGIL di Cremona, a conoscenza della passione che le nostre concittadine nutrono per ferri e uncinetto e della loro sensibilità nei riguardi di problemi sociali come questo, ha impiegato niente a coinvolgerle. In breve tempo hanno confezionato coperte che sono risultate tra le più apprezzate e le meglio pagate. All’evento hanno partecipato vari enti, associazioni, comitati, circoli, gruppi informali e persone singole di Cremona e provincia, contattate col passa parola e sotto il coordinamento di Rete Donna Cremona.
Il risultato: una vera e propria installazione artistica a più mani; già di buon mattino le volontarie hanno iniziato a posare sul selciato le varie coperte e alle ore 11 il suolo della piazza appariva come un grande dipinto di Kandinsky regalando al passante una esplosione di colore. Ne sono state vendute più di 700 e le rimanenti sono state riproposte il sabato successivo in Galleria del Corso.
L’ idea di raccogliere fondi a scopi benefeci sfruttando le doti artistiche delle persone, ha prodotto un’opera d’arte collettiva e condivisa di grande suggestione e i visitatori, con una piccola donazione, hanno potuto esprimere la loro solidarietà, portandosi a casa un pezzo di questa straordinaria opera handmade.

Giovanna Anversa

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