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Casalmaggiore, San Giovanni e Motta, assist da Bordo per i rimborsi chiesti a Roma

"Le Amministrazioni versano in gravi difficoltà economiche: sono costrette a operare tagli e riduzioni di rilievo sui servizi alla cittadinanza. Allora, con quali modalità e in quali tempi i Ministeri intendono predisporre il rimborso delle cifre che la Corte Costituzionale ritiene illegittimamente trattenute?"

ROMA – «La Corte Costituzionale ha bocciato i criteri con i quali sono stati distribuiti nel 2013 circa 2,2 miliardi di tagli ai Comuni, laddove stabiliva che il riparto dei tagli spettava al Ministero dell’Interno, attraverso un decreto di natura non regolamentare, e “in proporzione alla media delle spese sostenute per consumi intermedi nel triennio 2010-2012”, cioè il Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici»: così Franco Bordo, Deputato di Articolo 1 – Movimento Democratico Progressista. «Secondo i giudici costituzionali “il mancato coinvolgimento della Conferenza Stato-Città e autonomie locali nella fase di determinazione delle riduzioni addossate a ciascun Comune”, unita “alla mancanza di un termine per l’adozione del decreto ministeriale”, comporta la violazione degli articoli 3, 97 e 119 della Costituzione».
«La Consulta, nella sentenza, spiega: “Nessun dubbio che le politiche statali di riduzione delle spese pubbliche possano incidere anche sull’autonomia finanziaria degli enti territoriali; tuttavia, tale incidenza deve, in linea di massima, essere mitigata attraverso la garanzia del loro coinvolgimento nella fase di distribuzione del sacrificio”. In particolare la Consulta punta il dito contro la scelta di quantificare i tagli in base ai costi intermedi delle amministrazioni», prosegue il Deputato.
«I Comuni di Casalmaggiore, San Giovanni in Croce e Motta Baluffi, in provincia di Cremona, hanno indirizzato un’istanza di richiesta al Presidente del Consiglio Gentiloni, al Ministro dell’Economia Padoan e al Ministro dell’Interno Minniti, affinché vengano rimborsati circa 375 mila euro a Casalmaggiore, circa 45 mila a San Giovanni in Croce e circa 14 mila a Motta Baluffi. I tre Comuni chiedono formalmente il rimborso delle entrate erariali decurtate per l’anno 2013», conclude Franco Bordo. «Le Amministrazioni Comunali versano in gravi difficoltà economiche: sono costrette a operare tagli e riduzioni di rilievo sui servizi alla cittadinanza. Allora, con quali modalità e in quali tempi i Ministeri interrogati intendono predisporre il rimborso delle cifre che la Corte Costituzionale ritiene, come da sentenza, illegittimamente trattenute nelle casse dello Stato?».

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