Croce Rossa Casalmaggiore, dal corso OPEM nuove certezze: volontari pronti all'intervento

CASALMAGGIORE – Un campo base per l’emergenza? Lo si tira su in poco più di un’ora. Certo, bisogna essere altamente professionalizzati ed essere dotati di ogni mezzo, oltre che disporre di un ottimo coordinamento. Tutte caratteristiche che la Croce Rossa, comitato di Casalmaggiore, possiede. Questa mattina, nell’area che diverrà presto sede dell’avvenieristico polo che accoglierà le strutture della CRI si è svolto il corso OPEM (Operatori Emergenza) con rilascio d’attestato per poter essere operativi in zone colpite da calamità. 35 i volontari impegnati, quelli locali ma anche personale giunto da Milano e da Sondrio, 10 mezzi, 2 istruttori e la presenza di Rino Berardi e Luigi Borghesi, rispettivamente presidente e responsabile sanitario della CRI di Casalmaggiore. A metà mattinata si è registrata la presenza del responsabile regionale SMTS di CRI. Una mattinata di intensa operatività che ha visto coinvolti anche i soccorritori specializzati in emergenza. Quelli che sono intervenuti in Centro Italia che hanno dato una piccola dimostrazione di ciò che la Croce Rossa è in grado di fare. Il campo base, il modulo segreteria dicevamo montato e smontato nei tempi previsti per il riconoscimento dell’attestato, la simulazione di soccorso. La Croce Rossa di Casalmaggiore (che ricordiamo ha già al suo interno personale altamente specializzato e competente) ha così avuto modo di mettere alla prova le proprie capacità con l’utilizzo di materiali già a disposizione per le eventuali emergenze. L’esame è riuscito in pieno: la città è davvero più sicura in ogni caso e il casalasco ha la possibilità di intervenire in ogni area in cui c’è bisogno d’aiuto. Un motivo d’orgoglio (tanti sono giovani, ma all’interno vi sono anche volontari più maturi) per tutti.

Nazzareno Condina