Ambiente

Nutrie, Malvezzi sta con Fava: "Giusto un controllo incrociato tra gli enti"

“Ritengo necessario – conclude Malvezzi - realizzare un accordo di programma tra Regione, Province e tutti gli enti locali per definire e assumere impegni reciproci e per mettere in campo un sistema di monitoraggio stringente che misuri il grado di attuazione della legge regionale".

MILANO – “Regione Lombardia con la legge 32/2014, di cui sono stato il relatore, ha assunto una iniziativa che oggi richiede una decisa accelerazione. È necessaria la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti per affrontare in modo determinato un problema che attanaglia il nostro territorio e che ha ricadute sulla sicurezza ambientale, sanitaria, stradale e idraulica e di carattere economico per il  settore agricolo, da troppo tempo penalizzato dalla presenza di un animale alloctono che si sta riproducendo in modo esponenziale”. Con queste parole Carlo Malvezzi, consigliere regionale di Lombardia Popolare, è ritornato sul tema del contrasto alle nutrie in occasione della convocazione di oggi del Tavolo sull’emergenza nutrie al quale sono attesi i sindaci dei Comuni delle province di Mantova e Cremona.

“Sul fronte del contrasto alle nutrie, nell’ultimo anno, l’approvazione della legge – ricorda Malvezzi – ha dato il via ad un percorso virtuoso che ha portato alla definizione delle linee guida per l’eradicazione della nutria da parte dell’Assessorato regionale alla sanità e all’elaborazione dei piani provinciali sollevando così i comuni dalla necessità di emettere ordinanze in materia. Per essere realmente incisivi ora è però imprescindibile un’azione omogenea da parte dei Comuni, degli operatori autorizzati, degli agricoltori, delle guardie ecologiche, dei consorzi di irrigazione e bonifica e dei parchi. Interventi a macchia, come quelli registrati ad oggi, non consentono infatti di ottenere risultati apprezzabili”.

“Per questo ritengo necessario – conclude Malvezzi – realizzare un accordo di programma tra Regione, Province e tutti gli enti locali per definire e assumere impegni reciproci e per mettere in campo un sistema di monitoraggio stringente che misuri il grado di attuazione della legge regionale, oltre alla necessità di individuare risorse, anche di origine statale considerato che la nutria è stata esclusa delle specie cacciabili in conseguenza di una modifica della legge nazionale che regola l’attività venatoria. Ben venga l’iniziativa dell’Assessore Fava di convocare il Tavolo sull’emergenza nutrie, che considero positiva per richiamare ancora una volta la necessità di un impegno comune. Da parte mia confermo la disponibilità a proseguire un lavoro nell’ambito della Commissione Agricoltura”.

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