Al Teatro Comunale casalese martedì va in scena la storia dell'innocente Gulotta
In occasione della Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, andrà in scena lo spettacolo di prosa "Come un granello di sabbia", basato sulla vicenda della strage di Alcamo Marina nel 1976 e di Gulotta, che ha vissuto ventidue anni in carcere da innocente e trentasei di calvario con la giustizia.
CASALMAGGIORE – In occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, il 21 marzo al Teatro Comunale di Casalmaggiore, andrà in scena alle 21 lo spettacolo di prosa “Come un granello di sabbia, Giuseppe Gulotta, storia di un innocente“, della compagnia Mana Chuma Teatro (in co-produzione con la Fondazione Horcynus Orca e Horcynus Festival ‘15) con Salvatore Arena, per la regia dello stesso Salvatore Arena e di Massimo Barilla (musiche originali Luigi Polimeni, scene di Aldo Zucco, disegno luci Stefano Barbagallo).
La vicenda su cui si basa la rappresentazione, è quella narrata dal protagonista e da Nicola Biondo nel libro “Alkamar-la mia vita in carcere da innocente, e avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 gennaio del 1976, quando il diciannovenne Carmine Apuzzo e l’appuntato Salvatore Falcetta furono trucidati nei locali della piccola caserma di Alcamo Marina. Una strage dai contorni mai del tutto chiariti, che si lega anche a uno dei più noti casi di “mala giustizia”. I quattro soggetti ritenuti inizialmente responsabili infatti Giuseppe Gulotta, Gaetano Santangelo, Giovanni Mandalà e Vincenzo Ferrantelli furono dichiarati innocenti 36 anni. Per la strage si ipotizzerà il delitto di mafia, ma anche la matrice terroristica con legami all’organizzazione Gladio, e il crimine per traffico di armi e droga. Ma intanto per far calare il silenzio serve un capro espiatorio, uno qualsiasi. Così Gulotta ha vissuto ventidue anni in carcere da innocente e trentasei anni di calvario con la giustizia.
Non è mai fuggito, ha lottato a testa alta, restando lì come un granello di sabbia all’interno di un enorme ingranaggio fino al processo di revisione (il decimo, di una lunga serie), ostinatamente cercato e ottenuto, che lo ha definitivamente riabilitato. Una storia dai contorni oscuri e tormentati, dalle conseguenze violentemente drammatiche e non risanabili. Lo spettacolo nel far luce sulla vicenda, rendendo dignità anche a tutte le altre vittime del caso, si carica della responsabilità di declinare una drammaturgia che renda giustizia alla dimensione di una vita quasi interamente sottratta per ragioni inconfessabili. Prova ad innescare un processo di identificazione, pur senza aver attraversato quello che lui ha attraversato, senza aver sofferto quello che lui ha sofferto con un incredibile senso di dignità e consapevolezza. Prova a compiere questo corto circuito narrativo sottraendosi a qualsiasi intento retorico.
Lo spettacolo vede la collaborazione dell’associazione L.A.P.E.C. e Giusto Processo e il sostegno di Provincia di Reggio Calabria, Comune di Reggio Calabria, Comune di Bova. Informazioni e Prenotazioni: CSC tutti i giorni dalle ore 8,30 alle ore 12.30– tel. 0375 284496 mail: csc@comune.casalm
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