Cronaca

Colorno, limite portato a 50 km/h e controlli intensi sulla 'tangenziale della morte'

Manca la sistemazione del manto stradale, una via crucis di avvallamenti ed asfalto sconnesso, ma per quello servono fondi, intanto bisogna accontentarsi del giro di vite. Troppi i morti ed i feriti negli ultimi sei mesi

COLORNO – Limite fissato a 50 km orari e controlli intensificati su tutto il tratto della Tangenziale di Colorno, la ‘tangenziale della morte’. Manca la sistemazione del manto stradale, una via crucis di avvallamenti ed asfalto sconnesso, ma per quello servono fondi, intanto bisogna accontentarsi del giro di vite. Troppi i morti ed i feriti negli ultimi sei mesi, troppe le vite andate perdute su una strada ad alta percorrenza in cui i limiti non sono quasi mai rispettati e la segnaletica – dove c’è – non è che una sequela di disegni su cerchi di lamiera di poca o nulla importanza per tanti che la percorrono. Tre morti in cinque mesi, senza contare i feriti o gli incidenti che non hanno provocato danni se non alle auto. Nel novembre scorso era morto Enzo d’Angelo, 42 anni, residente a Casalmaggiore. Il 9 febbraio era stata la volta del 45enne Roberto Corradi, vittima di un frontale con un mezzo pesante. Stessa sorte – l’ultima in ordine di tempo – per Francesca Cerati, 32 anni. Le forze dell’ordine promettono maggiori controlli e già sabato la polizia municipale di Colorno ha monitorato con l’ausilio dell’autovelox la strada. Un primo passo verso una maggior sicurezza sulla tangenziale che solo nel 2016 è stata teatro di ben 11 incidenti, alcuni dei quali dalle conseguenze tragiche e dall’inizio di quest’anno ha visto ben due vite spegnersi sulla carreggiata.

Nazzareno Condina

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