Sanfelice, mattina accademica: le Università mostrano i loro "prodotti" ai maturandi
Ben 15 gli atenei rappresentati, un record storico, come hanno sottolineato con orgoglio i professori Roberto Conti e Stefano Ventura, responsabili da qualche anno del progetto orientamento in uscita. Ogni Università aveva, appunto, un quarto d’ora a disposizione.
VIADANA – Un quarto d’ora accademico, anzi più quarti d’ora accademici. Nel senso più pieno del termine. E’ stata una mattinata diversa dal solito quella vissuta dall’Istituto Scolastico Sanfelice di Viadana, in particolare per i ragazzi iscritti all’ultimo anno e che, dunque, dopo la maturità, potrebbero scegliere di proseguire gli studi all’Università.
E proprio diversi atenei si sono presentati presso l’Auditorium Gardinazzi che sorge a pochi passi dalla scuola Sanfelice, per un incontro con i ragazzi: ben 15 gli atenei rappresentati, un record storico, come hanno sottolineato con orgoglio i professori Roberto Conti e Stefano Ventura, responsabili da qualche anno del progetto orientamento in uscita. Ogni Università aveva, appunto, un quarto d’ora a disposizione per presentare i corsi organizzati e le proprie peculiarità. Alle 10.30 e poi alle 12.45, invece, spazio a due momenti di intrattenimento: in sostanza, dopo il classico schema della lezione frontale, gli studenti hanno avuto la chance di avvicinarsi ai vari stand delle Università (ognuna con un proprio spazio), per raccogliere materiale informativo ulteriore.
La mattinata è stata aperta dal saluto di Carla Lodi Rizzini, vicepreside del Sanfelice. Ben quindici, dunque, gli atenei presenti: dai “vicini di casa” come l’Università di Parma, l’Asst di Mantova (corsi di laurea delle professioni sanitarie), l’Università di Mantova (mediazioni linguistiche per traduttori) e l’Unimore (Modena e Reggio Emilia) a strutture anche un po’ più lontane come l’Ifoa (Istituto di formazione operatori aziendali), l’Accademia Belle Arti di Brescia, il Politecnico di Milano, l’Accademia Belle Arti di Milano, il Ciels di Padova (scienza della mediazione linguistica), l’Università Cattolica di Milano, l’Università di Trento, l’Iusve di Venezia, lo Iulm di Milano (lingue e comunicazione), l’Università di Brescia e addirittura l’Esercito.
Giovanni Gardani