Economia

Vertice Composad, riunione drammatica in comune. "Al moribondo si dà un'aspirina?"

Un risultato è giunto attraverso l’impegno di rivedersi giovedì 9 marzo a Mantova nella sede della Lega Coop, dove al tavolo si siederanno il rappresentate di questa organizzazione con i sindacati Cobas, Cisl e Cgil. Uberti ha sottolineato il rischio che una situazione così esplosiva avrebbe potuto provocare nel tessuto sociale di Viadana.

VIADANA – E’ sull’orlo del baratro il futuro di 170 lavoratori della Viadana Facchini da tempo confluiti nella Cooperativa lavoratori Ortofrutticoli. Gli scioperi e le manifestazioni dei mesi scorsi con l’astensione dal lavoro, oltre ad avere provocato danni all’azienda Composad, non ha prodotto i risultati sperati complicando ancor di più la situazione. La cruda realtà è emersa venerdì pomeriggio durante le 4 ore di confronto tra le parti sindacali e la Lega Coop, l’associazione di categoria che sostiene tutte le cooperative.

E quando il suo rappresentante Attilio Dadda ha parlato di eutanasia e di aspirina somministrata ad un moribondo, si è capito che la fine era ormai vicina. Il sindaco Giovanni Cavatorta, nella sala consiliare dove erano riuniti tutti i protagonisti (Antonio Pugliese di Rsa Cgil, Marzio Uberti e Paolo Seresini per Cgil, Paolo Rinoldi di Lega Coop Mantova e Attilio Dadda di Lega Coop Lombardia, Lorenzo Borgi, Roberto Bucci Clo e Harku Ismail di Viadana Facchini, Stefano Re e Silvio Rosati di Adl Cobas, Munish Goyal di Rsa Cobas, Emmanuele Monti, Dibiaocha Azubuike e Ibrahima Ndiaye di Fit Cisl Mantova), ha tentato con coraggio e speranza di cogliere qualche elemento positivo auspicando una soluzione della vertenza concedendo agli intervenuti anche ulteriori minuti di consultazione privata.

E alla fine un risultato è giunto attraverso l’impegno di rivedersi giovedì 9 marzo a Mantova nella sede della Lega Coop, dove al tavolo si siederanno il rappresentate di questa organizzazione con i tre sindacati Cobas, Cisl e Cgil. Marzio Uberti di quest’ultima organizzazione ha sottolineato, rivolgendosi al sindaco, non nella funzione politica ma in quella di amministratore pubblico, il rischio che una situazione così esplosiva avrebbe potuto provocare nel tessuto sociale di Viadana.

La questione, pur nella sua complessità, è abbastanza semplice. Il mercato è in crisi e quindi la Composad (che il sindaco, come ha dichiarato, ha tentato inutilmente di invitare  all’incontro) ha bisogno di ottenere dai lavoratori flessibilità e disponibilità a lavorare secondo le esigenze degli ordinativi. Un concetto che, secondo quanto emerso durante l’assemblea, avrebbe spinto qualcuno a rallentare la produzione evitando così di perdere ore e salario in busta paga. Una soluzione suicida che non ha fatto che aggravare i problemi dell’azienda committente costretta a versare penali ai clienti, molti dei quali hanno minacciato di disdire i contratti per rivolgersi a fornitori puntuali.

Non solo ma, sempre secondo le accuse, chi si sottraeva a questa specie di ricatto o boicottaggio, lavorando regolarmente, sarebbe stato minacciato. Un’accusa pesantissima che avrebbe richiesto una denuncia ai Carabinieri, come sottolineato da qualcuno. In mezzo a questa disputa parte in causa è la Clo Facchini anche per effetto di una situazione finanziaria pesantissima che rischia di far saltare gli stipendi e ogni altro accordo. Alla Composad infatti basterebbe poco per disdire il contratto con la Cooperativa locale decidendo di affidare i turni di lavoro ad altre organizzazioni lasciando a casa i 170 lavoratori attualmente impegnati.

Drammatica la sentenza di Attilio Gadda, della Lega Coop (l’organismo che riunisce tutte le Cooperative) nel descrivere la situazione della Facchini: “Oggi non abbiamo più la terapia sufficente e qui si sta cercando di salvare un moribondo con l’aspirina. Non c’è più tempo e prima di giungere all’eutanasia occorre decidere mettendosi in testa che i tempi sono cambiati”. Completamente in accordo Uberti della Cigl che ha ribadito di avere di fronte scelte obbligate, con Monti della Cisl che ha chiesto di voler sentire i lavoratori, esprimendo pure la necessità di accedere all’elenco di tutti i 170 lavoratori con data di nascita e anzianità. Stefano Re dei Cobas ha espresso qualche perplessità sulla richiesta di modificare e integrare le le condizioni del precedente accordo firmato precedentemente. Sotto il Comune diversi lavoratori hanno atteso la fine dei lavori e sono stati controllati dai Carabinieri di Viadana col capitano Chiofalo che è salito di sopra visionando i documenti di tutti i sindacalisti riuniti col Sindaco al termine dell’assemblea.

Ros Pis 

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