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I nonni del canile di Calvatone Tanti musi in attesa di coccole ed una nuova casa

Per adottare un nonno ci vuole coraggio. Anche quello di mettersi nell'ottica dell'idea che non è possibile puntare sulla quantità del tempo ed occorre concentrarsi sulla qualità. A Calvatone, a la cuccia e il nido, ce ne sono alcuni.

CALVATONE – Loro sono i nonni del canile. Quelli che difficilmente uno vuole: perché, per adottare un nonno ci vuole coraggio. Anche quello di mettersi nell’ottica dell’idea che non è possibile puntare sulla quantità del tempo ed occorre concentrarsi sulla qualità. A Calvatone, a la cuccia e il nido, ce ne sono alcuni: sguardo dolcissimo, ti insegnano a vivere giorno per giorno perché è il presente l’attimo stesso in cui ci sei, e loro ci sono. Cani anziani, qualcuno con i suoi acciacchi da curare, tutti pronti a sorprendere e a fare felici chi li adotta tanto quanto i cuccioli. Perché loro sono cuccioli con solo qualche anno in più. C’è Rocky, un carattere splendido, buonissimo con le persone, ottimo compagno anche per i bambini. Anche lui con qualche problemino di salute e anni di Rifugio alle spalle. A Rocky è stata diagnosticata una malattia degenerativa chiamata dermatofibrosi cistica. Questa malattia è purtroppo incurabile e provoca delle escrescenze sulla schiena e sui gomiti che vanno tenute idratate e pulite, e può portare a complicanze renali per le quali si rende necessario qualche esame del sangue annuale per tenere il tutto sotto controllo. Al momento sta bene i valori delle ultimi analisi erano molto positivi. Poi c’è Luna, una Breton Epagneul, nove anni di pura dolcezza. Luna è una rinuncia di proprietà e ha vissuto la sua esistenza dentro ad un box angusto e sporco. E’ rimasta trascurata per parecchio tempo, tanto che è arrivata in canile con una brutta infezione alle orecchie. Come tutti i Breton è socievole, amichevole. E ancora Selly, una dolcissima cagnolina di taglia media del 2010. Selly è una rinuncia di proprietà, probabilmente presa senza riflettere e senza saperla gestire. Selly è una cagnolona delicata: odia il box, al punto di procurarsi delle ferite a furia di sbattere le zampe sulle pareti, è inoltre un soggetto allergico che ha bisogno di mangiare ipoallegenico. E’ stata operata per un mastocitoma da cui si è ripresa completamente. E poi Athos, 10 anni di pastore tedesco, frutto di una rinuncia di proprietà ed è arrivato in condizioni di estrema trascuratezza, mangiato dalle mosche, pieno di piaghe e gravemente sottopeso. Per lui veterinari e personale del canile si sono prodigati per rimetterlo in forma. Athos è di indole tranquilla, sa andare al guinzaglio e non disdegna per nulla le coccole. E che dire di Leo, cane corso, gestito esclusivamente da un signore che una volta mancato improvvisamente ha lasciato il cane in gestione alla coniuge che non se l’è sentita di occuparsene, ed quindi è finito in Rifugio. Leo rispecchia il tipico carattere razza, la perdita del suo proprietario lo aveva destabilizzato parecchio e appena entrato in canile era diffidente verso chiunque e territoriale nei confronti del suo box. Dopo mesi e mesi di lavoro, Leo è migliorato tantissimo, non è più aggressivo nei confronti dei volontari che possono interagire con lui e non disdegna neppure le coccole e sa andare anche al guinzaglio. Infine Gigi è entrato a far parte della schiera dei cani abbandonati nel momento del bisogno, quei nonnini che iniziano ad avere qualche acciacco dovuto all’età e che la gente non ha il minimo scrupolo a lasciare sul ciglio di una strada. Gigi ha un’età stimata di 10 anni, è un cane di taglia piccola, molto pacato, ama passare le ore nella cuccia in tutta tranquillità… Ha un occhietto completamente cieco mentre dall’altro sembra che ci veda ancora qualcosa. Nonostante ciò è molto incuriosito dai volontari che entrano nel box, si avvicina e si fa accarezzare. Ce ne sono altri di nonni in attesa di una mano amorevole e di un caldo giaciglio dove passare in serenità gli ultimi anni della loro vita. Per conoscerne altri basta recarsi a Calvatone o visionare i vari album con tutte le fotografie dalla pagina Facebook del ‘Canile rifugio la Cuccia e il Nido Anpana Onlus’. Ne vale davvero la pena.

Nazzareno Condina

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