Un bozzolese alla scoperta delle antiche varietà della fragola: la "mission" di Casalini
Nessuno invece immaginerebbe che delle prelibate fragole ne esistano ben duecento varietà industriali a cui adesso vanno aggunte le 150 specie antiche scoperte da un importante ricercatore di Bozzolo. Francesco Casalini, perito agrario, infatti si dedica da anni a questa insolita e certamente originale passione.
BOZZOLO – Non tutti, ma parecchia gente conosce la fitta varietà di ortaggi e frutta che abbelliscono i banchi dei supermercati per il piacere della tavola. Abbastanza diffusa per esempio la tipologia delle zucche chiamate anche cucurbita maxima o cucurbita moscata per giungere alla “Barucca veneta” o alla più consumata nel territorio cremonese-mantovano della “Berrettina piacentina”. Lo stesso dicasi per i meloni comprendendo quello “retato”, il “Galia”, il “Casaba” e il “Cantalupo di Charentais”.
Nessuno invece immaginerebbe che delle prelibate fragole ne esistano ben duecento varietà industriali a cui adesso vanno aggunte le 150 specie antiche scoperte da un importante ricercatore di Bozzolo. Francesco Casalini, perito agrario, infatti si dedica da anni a questa insolita e certamente originale passione di cui in pochi erano a conoscenza. Della sua famiglia, che vive nello storico palazzo di fronte al ristorante “Da Pasquale” di Bozzolo, si conoscevano solo superficialmente le periodiche feste organizzate all’interno della bellissima dimora arricchita da un giardino straordinario, dove la mamma coltiva migliaia di differenti specie di rose. Ma alle fragole Francesco c’è arrivato per caso studiando su libri e volumi d’epoca la storia di un frutto particolare arrivato in Italia nel 1714 ad opera di un francese che portò dal Cile alcune piantine di fragola locale chiamate “Fragraria Chiloensis” ribattezzata “ananassa” per la somiglianza nel sapore dolciastro con il già famoso frutto tropicale.
Successivamente questa fragola di provenienza cilena si mescolò, casualmente, con la varietà “Virginiana” giunta dall’America, diffondendosi nei giardini francesi e poi in quelli italiani dove diede origini a tutte le specie che oggi si coltivano abitualmente. Francesco Casalini si è fatto una cultura intensa su questo argomento andando a ricercare le origini, la provenienza e le caratteristiche delle fragole antiche, diventando un esperto collezionista oltre che consulente per istituti scientifici. Al tenace e paziente mantovano non interessa la commercializzazione come invece succede per molte aziende che oggi coltivano meloni, uva e altri prodotti del passato. Per lui ciò che vale è conoscere la storia di un frutto prelibato come la fragola antica che sicuramente, per effetto degli studi e delle ricerche, regala al suo olfatto e al palato un profumo e un sapore davvero unici.
Ros Pis