Circo in città: animalisti arrabbiati, "ma noi i primi a controllare stress animali"
Di certo questi animali non sono nel loro habitat naturale, anche se poi andrebbe pure considerato che molti di loro sono nati in cattività: basterebbe osservare come questo cucciolo di leone albino fa le fusa alla sua padrona, proprietaria del circo, per capire che, almeno a prima vista, questi animali male non stanno. FOTOGALLERY
CASALMAGGIORE – Hanno suscitato la curiosità, e in qualche caso anche l’indignazione, dei passanti. Quando un circo arriva, è sempre così. E dato che a Casalmaggiore, in queste ore, è arrivato il Circo di Mosca, uno dei più antichi e prestigiosi d’Italia, ecco che lo scenario che si è presentato agli occhi di chiunque transitasse dalla zona industriale del comune casalese, non lontano dal Centro Commerciale Padano, era più unico che insolito.
Dromedari, leoni, una zebra, un nandù, particolare struzzo asiatico, un wallaby, istrici e ancora orsetti lavatori e tigri, una delle quali finita addirittura in tv per un famoso spot di integratori, solo per restare agli animali più esotici. Ora, trattare il tema del circo al giorno d’oggi, nonostante il netto miglioramento nella cura dei bipedi o quadrupedi che girano con la carovana in tante piazze d’Italia, è sempre molto delicato. E gli stessi proprietari del Circo di Mosca, che hanno casa nella provincia vicentina e hanno ereditato parte della struttura dalla vicina Parma, sono giustamente diffidenti quando ci avviciniamo per fare qualche foto. Il punto è che all’arrivo del circo, giovedì mattina, come ci viene raccontato, già qualcuno aveva scattato foto ai dromedari mentre questi scendevano dai mezzi utilizzati per trasportarli, promettendo una denuncia per maltrattamenti. Un’esagerazione, secondo i proprietari, anche perché giunta a scatola chiusa e senza conoscere i sistemi di nutrimento, cura, pulizia e addestramento utilizzati nel circo stesso.
Di certo questi animali non sono nel loro habitat naturale, questo è più che ovvio, anche se poi andrebbe pure considerato che molti di loro sono nati in cattività: basterebbe osservare come il cucciolo di leone albino fa le fusa alla sua padrona, proprietaria del circo, per capire che, almeno a prima vista, questi animali male non stanno. E a cercare le coccole è anche Zeus, il maestoso esemplare di leone che si muove nella sua gabbia.
Se da un lato è giusto registrare l’attacco degli animalisti, che anche nella vicina Viadana si sono scaldati su Facebook, chiedendo al comune di non dare il permesso per ospitare questo genere di spettacoli, dall’altro l’amore di cronaca spinge a registrare una primizia che riguarda proprio il Circo di Mosca: è stato il primo in tutta Europa (come riportato anche da diversi articoli di stampa dell’epoca) a sottoporre spontaneamente gli animali alle analisi dello stress, che hanno confermato la buona salute degli stessi. Il tour improvvisato sul posto aumenta in effetti questa sensazione. Al netto di pareri e opinioni, il circo, iniziato venerdì sera, proporrà nuove date fino al 20 febbraio a Casalmaggiore, per poi spostarsi appunto a Viadana e infine, nel tour della Bassa, a Montichiari.
Giovanni Gardani