Il Prefetto a Viadana per la riunione della commissione consiliare antimafia
Carla Cincarilli ha sottolineato come i Sindaci abbiano il potere di fermare situazioni sospette senza dover attendere che emergano reati.
VIADANA _ Non ci sono richieste di pizzo e nemmeno spari alle vetrine dei negozi che respingono i soprusi .Nessuna delle tipiche manifestazioni mafiose si è ancora manifestata a Viadana. Eppure da tempo sul paese aleggia una sensazione di coinvolgimento, anche se nessun nome e cognome sinora sono emersi. “Non bastano certamente le parentele o le provenienze da un territorio compromesso per indicare delle colpe” ha spiegato il Prefetto di Mantova Carla Cincarilli invitata giovedì sera a Viadana dalla Commissione consiliare antimafia presieduta da Alessandro Teveri. La gente di Viadana e chi lavora all’interno dell’Amministrazione Comunale, vorrebbe scrollarsi di dosso quell’ombra di sospetti e di insinuazioni che da tempo persiste. Un sospetto che alegggia da tempo. Se il Procuratore generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell’Osso lo indica chiaramente nei suoi interventi senza tuttavia mai scendere in particolari, non si poteva sperare che nomi e cognomi li potesse fare il Prefetto di Mantova. La domanda secca, dopo i saluti del Sindaco Cavatorta l’ha fatta Dario Anzola che oltre a Perteghella, Federici e Avigni, si è rivolto all’autorità prefettizia sperando di fare finalmente luce sugli sprettri che aleggiano sul territorio. Perteghella ha fatto qualche nome, mentre Avigni ha accusato lo Stato di aver diffuso il bacillo della contaminazione inviando un pregiudicato in confino a Quattro Castella in provincia di Reggio Emilia. Il Prefetto Carla Cincarilli ha sottolineato come i Sindaci abbiano il potere di fermare situazioni sospette senza dover attendere che emergano veri e propri reati. “Lo Stato ci dà leggi importanti come quelle su Trasparenza, Anticorruzione e codice Antimafia, con cui mettere alle corde il fenomeno della criminalità organizzata. Se questa è ben ramificata e agisce nel buio, bisogna organizzarsi al meglio per rendere a queste persone l’aria irrespirabile”
Rosario Pisani