Cronaca

La salute è un bene prezioso: fine settimana dedicato al cuore delle donne

Terzo appuntamento con il progetto di iniziativa regionale che vede l'Ospedale Oglio Po aprire le porte alla popolazione femminile offrendo servizi gratuiti di prevenzione. Il week end dal 17 al 19 febbraio è dedicato al cuore delle donne, protagonista quindi l’unità operativa di Cardiologia di Oglio Po diretta da Massimo Carini.

Alcuni degli specialisti coinvolti nell'iniziativa La salute è un bene prezioso Giovanni Rignanese, Mauro Melpignano, Francesca Giannetti, Massimo Carini, Antonella Saccani, Antonio La Russa.

CASALMAGGIORE _ Terzo appuntamento per “La salute è un bene prezioso”. Il progetto di iniziativa regionale prevede che da gennaio a giugno – nei fine settimana – l’Ospedale Oglio Po apra le porte alla popolazione femminile offrendo servizi gratuiti di prevenzione (visite, consulenze ed esami).

Il finesettimana dal 17 al 19 febbraio è dedicato al cuore delle donne, protagonista quindi l’unità operativa di Cardiologia di Oglio Po diretta da Massimo Carini.

Il weekend dal 24 al 26 febbraio sarà invece dedicato a “il cibo e la donna: un binomio per la salute”, coinvolta la struttura di Dietetica e Nutrizione clinica di Antonio La Russa.

A febbraio le prenotazioni per usufruire delle prestazioni gratuite hanno registrato rapidamente il tutto esaurito.

Gli appuntamenti di marzo sono “stigma al femminile” sabato 18 marzo dalle 9 alle 13 e “trauma: quando è una questione di genere” dal 25 al 26 marzo. Entrambe le iniziative sono organizzate dal dipartimento di salute mentale diretto da Antonino Minervino.

Prenotazioni aperte da lunedì 6 marzo al numero 0375 281624 (lunedì – venerdì dalle 8.30 alle 15.30). Per informazioni 0375 281552 (lunedì – venerdì dalle 8.30 alle 15.30).

L’iniziativa è rivolta alle residenti nei comuni di Casalmaggiore, Cingia de’ Botti, Commessaggio, Motta Baluffi, Rivarolo Mantovano, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Rainerio, Viadana (Comune capofila) e Voltido. 

Il progetto si svolge in partnership tra l’ASST di Cremona, l’ATS della Valpadana, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e le aziende Manifattura Casalmaggiore Srl, Caleffi Spa, fabbricadigitale, Barbieri srl, l’Istituto San Giovanni Bosco di Viadana ed i sindacati in qualità di soggetti sostenitori.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.asst-cremona.it

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