Telecamere in RSA e RSD, progetto lombardo al via mentre a Viadana è choc
"Maggiore sicurezza per tutti sia per le famiglie e gli ospiti sia per i lavoratori. Una scelta, quella di istallare sistemi ad hoc, che garantirà servizi sempre migliori nelle Residenze sanitarie assistenziali e nelle strutture residenziali e semiresidenziali per disabili pubbliche e private accreditate" spiega il consigliere regionale Malvezzi.
MILANO – “Maggiore sicurezza per tutti sia per le famiglie e gli ospiti sia per i lavoratori. Una scelta, quella di istallare sistemi ad hoc, che garantirà servizi sempre migliori nelle Residenze sanitarie assistenziali e nelle strutture residenziali e semiresidenziali per disabili pubbliche e private accreditate”. Così il consigliere regionale di Lombardia Popolare, Carlo Malvezzi, ha spiegato il valore dell’approvazione, da parte del Consiglio Regionale, della Legge in tema di contributi per l’installazione di sistemi di videosorveglianza all’interno delle RSA. La notizia giunge peraltro poche ore dopo le novità tremende emerse dalla casa di riposo di Viadana, dove un’inchiesta è in corso per abusi contro anziani.
“Anche su questo settore Regione Lombardia – sottolinea Malvezzi – si conferma la prima regione in Italia ad approvare una legge sulla videosorveglianza nelle case di riposo con il chiaro intento di garantire la qualità e la sicurezza dell’assistenza. Le risorse messe a disposizione, 1.4 milioni per il 2017, vogliono essere un incentivo a tutelare sempre di più non solo i pazienti, ma anche i lavoratori in servizio presso queste strutture”. “Una scelta – conclude il consigliere regionale di Lombardia Popolare – con la quale la Lombardia risponde rapidamente alla domanda di maggiore sicurezza e controllo registrate da parte sia delle famiglie sia dei gestori delle oltre 700 residenze per anziani e disabili presenti sul territorio lombardo, una rete importante e imprescindibile per il mantenimento del livello di eccellenza del nostro sistema di welfare”.
Nello specifico il progetto di legge prevede l’obbligo per le RSA e RSD regionali di installare sistemi di videosorveglianza e, per favorire tali iniziative, mette a disposizione forme di finanziamento a fondo perduto con uno stanziamento di 1,4 milioni di euro. Sarà la Giunta regionale a stabilire i criteri per l’erogazione dei finanziamenti alle strutture che documentino la spesa per l’installazione di telecamere. Inoltre le registrazioni, che saranno effettuate in modalità criptata e solo negli spazi comuni nel pieno rispetto della legislazione sulla privacy, potranno essere visionate esclusivamente dall’Autorità giudiziaria, a seguito di segnalazioni da parte dei degenti, dei familiari o di altri soggetti interessati e saranno conservate per un periodo massimo di 90 giorni.
redazione@oglioponews.it