Casa di riposo di Viadana, infermiere accusato di abusi su anziane
L'indagine, partita a novembre dopo la denuncia di una collega dell'istituto "Carlo Louisa Grassi", sarebbe ormai alla stretta finale.
VIADANA – Comportamenti strani tenuti nelle stanze di diverse ospiti. Atteggiamenti inequivocabili. Episodi, pare, ripetuti nel tempo. E l’accusa più infamante per un infermiere della casa di riposo Carlo Louisa Grassi: abusi sessuali su alcune delle anziane ospitate. A sporgere denuncia alle forze dell’ordine e a far partire l’indagine è stata nel novembre scorso una collega dell’uomo, un infermiere che attualmente non sarebbe al lavoro, per malattia e ferie. La notizia della delicata e sconcertante vicenda, su cui indaga la Procura di Mantova insieme ai Carabinieri di Viadana, è trapelata solo in questi giorni, ma gli accertamenti, tra l’altro non facili, condotti dal sostituto procuratore Alberto Sergi, sarebbero ormai quasi arrivati alla fase conclusiva. Non si esclude nemmeno la possibilità di risentimenti tra il personale della casa di riposo. Per l’indagato non sono state prese al momento misure cautelari di restrizione. In attesa di fare pienamente luce su quanto accaduto, in paese come all’interno della struttura di via Ospedale Vecchio, l’incredulità dei dipendenti e lo sgomento delle famiglie delle anziane ospitate cresce, alimentato dall’atroce sospetto della presunta violenta subita. Sentimenti che però si mescolano allo stupore generale. L’infermiere infatti è sempre stato stimato e apprezzato per la professionalità dimostrata.
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