Omicidio Gobbi: per Roberto Infante confermato l'ergastolo
La Corte di Assise di Brescia ha confermato la sentenza per Roberto Infante, complice nell’omicidio dell’imprenditore Giorgio Gobbi
VIADANA. La Corte di Assise di Brescia ha confermato l’ergastolo per Roberto Infante, complice nell’omicidio dell’imprenditore Giorgio Gobbi di Cicognolo, ucciso il 4 dicembre 2014 nella sua azienda a Viadana. Una sentenza molto dura quella emessa venerdì 10 febbraio (il 51enne di Boretto non è ricorso al rito abbreviato che gli avrebbe dato diritto allo sconto di un terzo della pena) se paragonata a quella dell’esecutore materiale del delitto, Luciano Bonazzoli, a cui sono stati invece inflitti 18 anni di reclusione. Infante che ha assistito all’assassinio e aiutato l’omicida nell’occultamento del cadavere, alla giuria popolare della Corte d’Assise di Mantova, durante il processo, aveva detto di non essere un complice, ma una vittima, perché era stato attirato sul luogo del delitto sotto la minaccia di ritorsione nei confronti suoi e della figlia. Edo Dolci, l’altro complice dell’omicida, è stato condannato a tre anni e quattro mesi per favoreggiamento.
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