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Cronaca

Il "Vescovo Marco" conquista i cannetesi con il sorriso e la semplicità

Monsignor Busca per la sua prima visita a Canneto sull'Oglio è stato alla scuola per l'Infanzia Casa Maria, al teatrino per incontrare i ragazzi del paese e quindi alla Chiesa del Carmine per la messa in ricordo dei giovani cannetesi deceduti negli ultimi 35 anni. In paese anche una passeggiata "fuori programma" per via Garibaldi.

nella foto mons Marco Busca tra il diacono Ivan Arienti e il parroco di Canneto Don Giovanni Tosoni

CANNETO SULL’OGLIO – Semplicità e umanità. Sono questi i tratti distintivi della prima visita che mons. Marco Busca ha fatto oggi a Canneto sull’Oglio.  Il Vescovo di Mantova, anzi, il “Vescovo Marco”, come lo hanno subito ribattezzato in paese, ha incontrato bimbi, ragazzi ed adulti con grande affabilità e disponibilità, mescolandosi ai cannetesi anche per una passeggiata fuori programma. Arrivato prima delle 16, è stato accolto da Don Giovanni Tosoni, parroco di Canneto sull’Oglio. Insieme si sono recati alla scuola per l’infanzia Casa Maria, dove ad attenderlo c’erano in festa suore, insegnanti, personale non docente e naturalmente i bambini con i loro genitori. Terminato questo primo appuntamento, eccolo varcare intorno alle 16.45 le porte del teatrino parrocchiale per l’incontro con un centinaio di ragazzi dell’Oratorio Don Bosco, i loro catechisti e il sindaco di Canneto Raffaella Zecchina. Tra gli applausi, monsignor Busca ha stretto mani e regalato sorrisi. “Siete belli perché avete gli occhi puliti”-  ha detto loro  – nel ringraziare per la calorosa accoglienza. I giovani, frequentanti le scuole medie e superiori, lo hanno infatti prima intrattenuto con un balletto ispirato alla vita di Don Bosco ed un filmato relativo ai momenti più significativi della loro attività in parrocchia, poi, dopo un momento di preghiera, incalzato con molte domande. Interrogativi sulla fede, ma anche sul bullismo, i social network e la felicità. Il “Vescovo Marco”, classe 1965, non si è sottratto. Anzi. In mezzo ai giovani ha usato un linguaggio giovane. E loro lo hanno ascoltato con attenzione, anche perché mons. Busca, prima di iniziare il dialogo ha premesso: “Per aiutarmi a rispondervi dovete restate connessi”.

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Al termine dell’incontro don Giovanni Tosoni ha proposto a S.E. il Vescovo di recarsi a piedi, in una sorta di processione informale insieme ai ragazzi, alla Chiesa del Carmine, dove alle 18 era in programma la celebrazione della Santa Messa. Monsignor Busca ha accettato l’invito di buon grado e nonostante una leggera pioggia, si è incamminato sorridente verso il centro del paese che si è così animato al passaggio del festoso e insolito corteo. Attraversata Piazza Matteotti e percorsa via Garibaldi, ecco l’ingresso nella Chiesa già gremita per il tradizionale e commovente rito in memoria dei giovani cannetesi scomparsi negli ultimi 35 anni. Prima dell’inizio della celebrazione, Mons. Busca si è intrattenuto con i familiari dei ragazzi defunti e non ha risparmiato parole di conforto facendo sentire concretamente la sua vicinanza.

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Nella sua omelia, il Vescovo si è soffermato ancora sul tema dei giovani, di come sia importante che la comunità li aiuti a crescere e ad aprire il loro cuore all’accoglienza di Dio. Quindi il ricordo dei giovani cannetesi scomparsi, con la lettura di tutti i nomi e l’accensione per ognuno di un lumino. Una commemorazione sempre molto sentita a Canneto, ma che quest’anno, la presenza e l’umanità di monsignor Busca, hanno reso ancora più partecipata.

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